Un timore con il quale continuano a convivere forzatamente Lega e Cinque Stelle, quello di un attacco sul fronte finanziario che potrebbe mettere a serio rischio la tenuta del governo. Un pensiero che agita non poco i sonni dei gialloverdi, come spiega il Corriere della Sera: lo scenario che spaventa Di Maio e Salvini è che la febbre sui titoli di Stato come profilato dal giudizio di Fitch (neutro per ora, ma negativo in prospettiva) si alzi terribilmente nelle prossime settimane e possa condizionare così il voto di maggio alle elezioni europee.  
 Ad esempio, scrive Francesco Verderami sempre sul Corriere, “a margine di un recente Consiglio dei ministri, un collega – appena rientrato da un colloquio con gli americani ha spiegato che loro sarebbero disposti ad aiutarci con gli investimenti. Ma se noi sul Venezuela ci schieriamo contro…”.
Giorgetti è preoccupato dalle inclinazioni suicide del M5s, in materia di politica estera, economica ma pure giudiziaria. “Certe norme contenute nel decreto spazza-corrotti, per esempio, a suo dire non vanno bene neppure ai magistrati”. Su tutto, però, c’è la convinzione nella Lega che “la finanziaria non regge”. La ricetta, frutto di un compromesso con i grillini, “non va. E ammesso che sia valida farebbe vedere i suoi effetti solo nel secondo semestre dell’anno”.“Salvini? Che maschio alfa!”. La pornodiva Malena sale sul carro della Lega