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Mauro Corona affossa Sanremo: “Finti perbenisti”

Il Festival di Sanremo è sotto tiro. Non passa giorno che la storica kermesse della canzone italiana non venga attaccata e criticata per i motivi più diversi. A dominare la scena delle polemiche è sicuramente la prevista ospitata, tramite un videomessaggio registrato, del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le veementi proteste di alcuni esponenti politici e membri del Consiglio di amministrazione Rai hanno però indotto la dirigenza di viale Mazzini a sottoporre a controllo preventivo il messaggio di Zelensky. Chi invece non apprezza in ogni caso Sanremo è Mauro Corona. Ospite fisso di Bianca Berlinguer a Cartabianca, lo scrittore utilizza termini durissimi per stroncare l’evento parlando di “finti perbenisti”.
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Mauro Corona attacca i "finti perbenisti" di Sanremo
Mauro Corona attacca i “finti perbenisti” di Sanremo

Mauro Corona contro i “finti perbenisti” di Sanremo

Invogliato dalla Berlinguer a fornire il suo giudizio su Sanremo, durante l’ultima puntata di Cartabianca Mauro Corona non si lascia certo pregare. Lo scrittore ammette candidamente di aver apprezzato nelle scorse edizioni le esibizioni di Achille Lauro che definisce come un “matto di talento” e un artista “fuori dagli schemi”.

Poi aggiunge sibillino: “Mi annoio, mi stanco. Poi dipende anche dal conduttore, sa? Se ci fosse un conduttore che mi è simpatico, allora magari sto lì a sentire le battute. Ma con questi finti perbenisti…Girerò qualche volta”. Mauro Corona non specifica però chi siano questi “perbenisti”, visto che quest’anno il conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus, sarà affiancato da Gianni Morandi, Chiara Ferragni, Francesca Fagnani, Paola Egonu e Chiara Francini.

Tutti contro Zelensky a Sanremo

Per quanto riguarda il caso Zelensky, invece,  la notizia della sua comparsata a Sanremo ha scatenato una sequenza infinita di reazioni negative nel mondo della politica e del giornalismo. Il primo ad esprimere la sua netta contrarietà a Zelensky a Sanremo è stato il vignettista Vauro. Seguito poi da Alessandro Di Battista, Matteo, Salvini, Carlo Calenda e dalla commissione DuPre di Carlo Freccero e Ugo Mattei. Ora però il caso è arrivato pure in Cda Rai. E Zelensky rischia la censura.

“Quello di Zelensky deve essere un messaggio di pace. – si adegua allora Amadeus – Andrà in onda nella serata del sabato dopo le 28 esibizioni dei cantanti in gara. Comprendo e non mi meraviglio che il suo intervento possa dividere, ma tutte le guerre sono orribili e abbiamo il dovere di non dimenticarlo”, dichiara il conduttore di Sanremo lasciando capire chiaramente che il videomessaggio del presidente ucraino verrà trasmesso in tarda nottata, visto che la serata finale del Festival non dovrebbe terminare prima delle 3 del mattino.
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