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Santanchè balla e protesta contro Conte: “La mia discoteca resta aperta”

La senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè inscena una protesta a modo suo contro il governo e contro l’ordinanza di chiusura delle discoteche a fronte del preoccupante aumento dei contagi. Dice Santanchè: “Conte ha deciso che non possiamo più ballare. Un provvedimento senza senso che non c’entra con l’aumento dei contagi, non ci sono evidenze scientifiche, c’è solo una limitazione delle Libertà! Questo governo non difende gli italiani ma i clandestini con il covid”. Santanchè ha quindi postato il video girato al Twiga, la discoteca in Versilia di cui è proprietaria.

Con queste parole, accompagnate da un video in cui la si vede ballare sulle note di ‘Paradise’, la senatrice di Fratelli d’Italia ha manifestato su Twitter il suo dissenso nei confronti delle nuove regole sui locali da ballo stabilite nella nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza. Gli oltre 600 contagi di ieri, la crescita costante dei numeri, i ragazzi ricoverati in condizioni severe spaventano il governo, ma evidentemente non preoccupano Daniela Santanchè.

“Volevano trovare un perfetto capro espiatorio simbolico. Ed ecco le discoteche. Il bello è che però non sono chiuse. Non si potrà ballare. Ma le discoteche resteranno aperte. La mia discoteca resta aperta. È una misura diversiva, un provvedimento acchiappa-voti. Però abbiamo scongiurato il peggio. Mi preoccupa la cultura che c’è dietro. Mi fanno paura le sinistre che non hanno lavorato mai: recludono i giovani e fanno scorrazzare gli extracomunitari”. Così la Senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, commenta il nuovo provvedimento del governo a Tpi.

“Il governo – osserva – era in evidente difficoltà. A cominciare dai tamponi, che dovevano fare, e non riuscivano a garantire, soprattutto negli aeroporti. Se ti trovi nei guai cosa c’è di meglio che chiudere le discoteche? Sono brutte sporche e cattive, sono luoghi di divertimento – orrore – quindi se colpisci i Brutti sporchi e cattivi e guadagni consensi facili. Siamo l’unico paese d’Europa – ricorda Santanchè – che non ha riaperto le scuole, e adesso per lavare il loro senso di colpa per l’incapacità che hanno dimostrato, ecco che se la prendono con i brutti, sporchi e cattivi”.

 

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