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Scion: il nuovo programma svizzero sulla sicurezza

sono importanti le novità che arrivano dal Cern di Ginevra: nasce il nuovo programma per rendere Internet più sicuro. Tale progetto si basa sul tracciamento e indirizzamento del traffico dei dati. È questa l’idea di David Basin, docente del Politecnico di Zurigo, che ha condotto la conferenza italiana sulla sicurezza informatica, tenutasi a Pisa dal 12 al 15 febbraio.

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Il progetto

Basin, ha lavorato molto con i colleghi Adrian Perrig e Peter Mueller, a Scion. Questo progetto consiste nello sviluppo di protocolli Internet più sicuri di quelli attuali, che consentano di controllare il percorso di un pacchetto di informazioni, di evitare reindirizzamenti indesiderati e risparmiare energia nella gestione del traffico della rete.

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Basin spiega Scion

Basin spiega: “Storicamente i protocolli non sono stati programmati avendo in mente la sicurezza informatica. E il mondo è diventato un posto molto più pericoloso di quanto non fosse in precedenza. Oggi è impossibile sapere come si muove il traffico, e questo espone i dati a rischi di sicurezza”.
In questo contesto nessuno può accorgersi di un reindirizzamento indesiderato, da parte di un cybercriminale, le informazioni possono essere spiate, sequestrate e i certificati di sicurezza falsificati. Questa grande vulnerabilità, espone il mondo del web ad ogni tipo di attacco e mette ko l’operatività abituale del sistema.

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I protocolli

L’idea che sta alla base di Scipion è proprio quella di sviluppare dei protocolli differenti, che monitorino il percorso di un’informazione. Basin continua: “I protocolli supportano domini isolati, che chi amministra può controllare e che non possono essere influenzati da attività esterne. Scion sceglie in anticipo il percorso da fare. Evitando deviazioni pericolose e preferendo il più veloce ed efficiente, con ricadute sui costi di trasmissione. C’è un fattore di costo. Questi protocolli abbassano i costi. Se sei una banca con filiali in tutto il mondo, questa è una soluzione flessibile”.

Alcuni istituti di credito svizzeri, Insieme a due operatori di telecomunicazioni, quali l’elvetica Swiss Telecom e la tedesca Deutsche Telekom, hanno provato per primi le applicazioni pratiche della tecnologia Scion.

Arturo Di Corinto, famoso giornalista italiano, spiega che: “Secondo il professore di cybersecurity Francesco Palmieri dell’Università di Salerno, l’idea è buona, tuttavia è difficile pensare che possa essere adottata in tutto il mondo in tempi rapidi. Lo sviluppo di internet è infatti deciso per consenso da associazioni tecniche e discusso da governi, aziende e cittadini negli Internet Governance Forum attraverso un processo complesso”.