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Green pass, i tabaccai minacciano lo sciopero: “Sarà il caos”

La decisione del governo di introdurre l’obbligo di esibire il green pass anche nei tabaccai sta provocando una rivolta nella categoria. A parlare per tutti è il presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso che, in un comunicato durissimo, minaccia eclatanti azioni di protesta se l’esecutivo guidato da Mario Draghi non tornerà sui suoi passi.

Tabaccai minacciano lo sciopero contro il green pass

“Le tabaccherie hanno assicurato, pur nell’infuriare della pandemia, durante il lockdown, servizi essenziali per tutti i cittadini. Un impegno che ora viene disconosciuto. – dichiara il presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, minacciando lo sciopero dei tabaccai -Il nostro lavoro deve essere tenuto in considerazione. Lo ribadiremo con determinazione al sottosegretario alla salute Andrea Costa che, ci auguriamo, comprenderà le nostre ragioni. Se così non fosse lo sciopero sarà inevitabile”.

“Capiamo l’importanza del green pass come ostacolo al diffondersi dei contagi e, soprattutto, come stimolo alla vaccinazione anche per i più recalcitranti. – prosegue il presidente dei tabaccai – E non ne facciamo quindi una questione di principio. Ma di buonsenso perché in tabaccheria entrano 13 milioni di italiani al giorno non solo per comprare le sigarette ma, soprattutto, per pagare le bollette, ritirare un pacco o comprare i biglietti dei bus locali”.

Risso spiega che le persone nei tabaccai “entrano uno alla volta, rispettando pazientemente il proprio turno. Come si può non immaginare il caos che l’obbligo di controllo del Green Pass porterà? – si domanda – Come si può non vedere che piuttosto che fare la fila per acquistare un pacchetto di sigarette legali ci si rivolgerà al mercato clandestino, in mano a chi certamente non è interessato al possesso del Green Pass? Come si può non tenere nella giusta considerazione il rischio cui si dovranno esporre i tabaccai uscendo dal bancone, spesso blindato per motivi di sicurezza?”, conclude preoccupato.

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