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Dibba: “Salvini non rompa i cogli**i. Se ne torni da Berlusconi”. Lega-M5S, tutto ok?

Quello doveva fare e quello fa: sfidare Salvini usando il suo stesso linguaggio. Di Battista è tornato per fare questo. Fa subito esplodere lo scontro con la Lega sulla Tav, all’indomani della visita di Matteo Salvini al cantiere di Chiomonte. Usando toni di una durezza finora sconosciuta, arrivando fin quasi a minacciare una crisi di governo. Mentre il premier, Giuseppe Conte, prova a trovare una via d’uscita diplomatica: “Il contratto prevede la revisione del progetto”. In serata, però, il ministero dei Trasporti (il supergaffe Toninelli) lascia trapelare anticipazioni sull’analisi costi-benefici.

Emerge che il saldo è fortemente negativo a carico della prosecuzione dell’opera. Accanto a Di Maio, nella tournée abruzzese, Alessandro Di Battista, frontman del Movimento: “Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve ai cittadini tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni”. E poi: “Ancora la Tav? Una stronzata”.

Beh, questo è il livello, anche di linguaggio, a cui Lega e 5Stelle hanno portalo l’Italia. Un vomitare continuo di parolacce, odio, e frasi senza senso. Matteo Salvini prova a smorzare. Anzi, forse con una punta di veleno, lascia capire che c’è una mediazione in corso. Anche lui parlando dall’Abruzzo, dice: “Troveremo un’intesa con i Cinquestelle. C’è già un’idea di compromesso sulla Tav. C’è un’ipotesi per ridurre l’impatto ambientale. In ogni caso andiamo avanti”.

Anche Di Maio, più tardi, raffredda la polemica: “A Salvini dico: non utilizziamo i temi dei nostri oppositori per farci dividere”. Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte. A sera, quando lo scontro è già deflagrato, interviene Giuseppe Conte. “Il contratto di governo prevede una ‘revisione’ del progetto. Abbiamo interpretato questa clausola quale necessità di procedere all’analisi costi-benefici”.

Nel mentre il ministro-gaffe delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, assicura che i risultati del dossier saranno presto resi pubblici: “Tra pochi giorni avrete l’analisi costi benefici della Tav”, dice. Una bozza – quella del rapporto costi-benefici – pronta già dal 15 gennaio ma finora “blindata” dal ministero.

Come accennato, anticipazione sullo studio viene data dall’agenzia Ansa, che riceve da fonti qualificate del Mit la notizia che dall’approfondimento tecnico circa i dati dell’analisi costi-benefici sul Tav Torino-Lione sta emergendo che l’opera non conviene farla.

 

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