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Paura alla guida? Ti aiuta Google Maps. Dai limiti agli autovelox, tutte le nuove funzioni

Segnalazione dei limiti di velocità e degli autovelox. Sono queste le due nuove funzioni in arrivo utili a chi utilizza Google Maps alla guida. Secondo il sito Android Police, le novità sarebbero comparse sulla versione dell’applicazione per i dispositivi Android in diverse parti del mondo a macchia di leopardo (Usa, Danimarca, Brasile, Regno Unito e Indonesia) segno che la società sta iniziando a implementarla un po’ ovunque. Non ci sono però ancora comunicazioni ufficiali su quando le funzioni arriveranno in Italia. Secondo le indiscrezioni la funzione del limite di velocità viene visualizzata in basso a sinistra dell’app, mentre gli autovelox sono contrassegnati sulle mappe da una piccola icona della fotocamera. Inoltre Google Maps fornisce anche un avviso audio per i conducenti quando si avvicinano ad un autovelox.
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Come sappiamo, da tempo Google Maps è fra le app di navigazione più utilizzate al mondo. Una crescita esponenziale, dovuta alla sua presenza sugli smartphone di mezzo mondo (è preinstallata su tutti gli smartphone Android, ma anche la maggioranza degli utenti Apple la preferisce a Mappe di iOS). Una crescita che ha messo a dura prova il mercato delle mappe digitali. Ciononostante, a differenza dei sui competitor che avevano già le funzioni di rilevamento limiti di velocità e autovelox, Google Maps è stata fino ad oggi alla larga dall’implementare queste funzioni nella sua App. In ogni caso va ricordato che entrambe le funzioni sono già presenti su Waze, app di proprietà della stessa Google.
Waze è una piattaforma del tutto basata sulle esperienze collettive, dove i dati sui limiti di velocità e quelli sulla segnalazione degli autovelox sono implementati grazie ai dati forniti dagli automobilisti. In sostanza Waze è orientata al mondo social, mentre Google Maps ha una veste più formale, dove le informazioni non sono lasciate alla libera interpretazione. Sarà forse proprio a causa di questa raccolta ufficiale e meticolosa dei dati che Google ha deciso di aspettare prima di introdurre le nuovi funzioni anche in Maps.

 

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