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Liliana Segre premio Nobel per la Pace. Anche il mondo politico si unisce per la candidatura

Finalmente sembra essere arrivata un’idea che ha messo d’accordo tutti i politici italiani. È quella di candidare Liliana Segre al premio Nobel per la Pace. “La accolgo con convinzione e apprezzamento” dice subito la presidentessa del Senato Elisabetta Casellati. Gli fa eco dall’altro ramo del Parlamento Roberto Fico, presidente della Camera: “Lei rappresenta una figura di riferimento per tutta l’Italia e tutto il Parlamento”. Come racconta Repubblica, ieri il sindaco Pd di Pesaro ha formalizzato la sua proposta. Matteo Ricci, in diretta su Twitter e Facebook, ha firmato la lettera diretta ai presidenti di Camera e Senato e ai capigruppo di tutti i partiti. Chiede che sostengano la candidatura della senatrice a vita Liliana Segre e inviino la richiesta al Comitato del Nobel, che ha sede a Oslo.

L’idea è stata lanciata dal sindaco di Pesaro in un’intervista apparsa ieri su Repubblica. Ricci, 45 anni, è anche vicepresidente dell’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani. Con il primo cittadino di Milano Beppe Sala ha ideato la manifestazione di solidarietà a Liliana Segre “L’odio non ha futuro”, che martedì ha raccolto 600 sindaci e migliaia di cittadini a Milano attorno alla senatrice a vita 89enne che, dopo essere scampata ad Auschwitz, ancora oggi riceve minacce antisemite e per questo è stata messa sotto scorta.

“Parliamo di una donna che porta avanti i valori più sani per una società: il dialogo e il confronto contro ogni forma d’odio” prosegue Fico. Per il segretario del Pd Nicola Zingaretti la proposta di Matteo Ricci è “bellissima” e rappresenta “la risposta più forte a una stagione in cui c’è chi prova a riaprire la porta a odio e intolleranza”. La pensa come lui il compagno di partito Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali: “Difficile immaginare chi lo meriti di più”.

Il Nobel per la Pace viene assegnato a ottobre. Quest’anno è andato ad Abiy Ahmed, premier dell’Etiopia. Liliana Segre lo merita, secondo il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli (5 Stelle), perché “il suo messaggio è antitetico a qualsiasi forma di intolleranza. La sua storia e i valori che incarna sono un esempio a livello mondiale”. E si allunga la lista dei Comuni che vogliono concedere a Liliana Segre la cittadinanza onoraria, dopo che il sindaco leghista di Biella, a fine novembre, la negò (salvo poi scusarsi). Città e paesi che hanno riconosciuto la senatrice come propria cittadina sono un migliaio.

 

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