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Trieste, sgombero porto, Fusaro: “Sindacati abbracciati al padrone Draghi”

Lo sgombero del varco del porto di Trieste è cominciato alle prime luci dell’alba di lunedì 18 ottobre. Le forze dell’ordine si sono presentate in massa e in assetto anti sommossa con l’intenzione di disperdere i manifestanti anti green pass. A guidare la protesta ancora diverse decine di lavoratori portuali. Tra loro anche Stefano Puzzer, nonostante le recenti dimissioni dal ruolo di portavoce dei suoi colleghi. Alle lacrime di Puzzer, seduto a terra insieme agli altri, è seguito un massiccio uso di idranti e alcune cariche di alleggerimento. Una situazione di tensione che Diego Fusaro imputa al premier Mario Draghi e ai sindacati confederali.

The police intervene with hydrants to disperse the dockers blocking gate 4 while demonstrating against the Green Pass in the port of Trieste, in northern Italy, October 18, 2021. ANSA/PAOLO GIOVANNINI

Dunque, il blocco del porto di Trieste, o almeno di una parte delle sue attività, in piedi da qualche giorno, sembra essere giunto alla fine. L’intervento delle forze dell’ordine ha infatti permesso la riapertura del varco 4, presidiato fino a questa mattina dai manifestanti anti green pass. Contestatori che, comunque, almeno per il momento, non hanno abbandonato la zona antistante il porto di Trieste e promettono di proseguire nella loro azione.

Trieste, iniziato lo sgombero del porto

Tra le tantissime immagini circolate in rete e divenute virali, ci sono quelle di Stefano Puzzer seduto a terra e in lacrime. Subito prima della partenza degli idranti, Puzzer invita alla non violenza mentre stringe la mano di un altro manifestante. “Voi dovete far capire all’Italia che questo non può andare avanti. – dice Puzzer piangendo – Io non sono triste perché sono disperato, ma sono triste per tutte queste persone perché siamo responsabili di loro. E noi non andiamo via, stiamo qui, stiamo pregando. C’è gente che trema. Non arriveranno a tanto si spera. Guardate siamo tutti tranquilli”.

Parole che però non sortiscono l’effetto desiderato. In solidarietà ai No green pass di Trieste arrivano moltissimi messaggi sui social. Anche se non sono in pochi quelli che si dissociano da questa forma di protesta. Tra i più decisi in difesa dei portuali, invece, si dimostra Diego Fusaro. Il filosofo pubblica su Facebook un post al vetriolo. “Scene dal porto di Trieste che fanno venire i brividi. – scrive – Le forze dell’ordine con gli idranti contro i manifestanti. Cose da pieno regime autoritario. Intanto i sindacati stanno abbracciati al padrone Mario Draghi – accusa – ex banchiere di Goldman Sachs. E lanciano l’allarme fascismo nell’atto stesso con cui non sostengono sul campo i lavoratori”, conclude.

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