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Sgravi fiscali per le assunzioni dei giovani under 35 nella manovra economica per il 2018. Via libera da parte del governo

La manovra di bilancio prevede sgravi fiscali per le assunzioni dei giovani

La finanziaria 2018 è stata varata con una misura molto importante per quanto riguarda il mondo del lavoro. Contiene infatti la possibilità di usufruire di uno sgravio fiscale alle aziende che assumono dei lavoratori under 35. La decontribuzione è pari al 50% dell’importo dovuto e si applica per tre anni dalla data di assunzione.
Un via libera che dovrebbe agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani, un impegno che il governo guidato da Paolo Gentiloni si era preso sin dal suo insediamento. Lo stesso Premier, parlando della manovra ha detto “Niente lacrime e sangue, faro su crescita e lavoro per i giovani”.
Nelle regioni del Sud la misura varata dal Governo è ancora più favorevole per la decontribuzione sale al 100% dell’importo. Lo sgravio fiscale vale anche per le assunzioni che saranno effettuate nei due mesi restanti del 2017.
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Le dichiarazioni del governo

Relativamente a questa manovra, che in totale vale 20 miliardi di euro, il premier Gentiloni ha rimarcato che la stessa è “utile per l’economia”, oltre ad essere snella, e arriva dopo che nei mesi precedenti da parte di molti si parlava di una manovra finanziaria che avrebbe portato agli italiani “lacrime e sangue”.
Lo stesso premier ha sottolineato come l’azione di questo governo sia la logica continuazione di quanto era stato portato avanti da quello precedente, guidato da Renzi, e che sicuramente troverà in Parlamento non solo il sostegno dei partiti che compongono la maggioranza, ma anche il “senso di responsabilità” degli altri gruppi.
L’obiettivo di questa manovra era, secondo il premier, quello di non introdurre nuove tasse, evitare l’aumento dell’aliquota IVA ed altri balzelli accessori come le accise.
Un altro impegno che il governo ha mantenuto, secondo Gentiloni, è quello relativo agli aumenti destinati al personale del pubblico impiego, con il rinnovo del contratto che arriva dopo circa 10 anni e va anche incontro alle richieste che erano state presentate da parte dei sindacati. L’aumento sarà di 85 euro al mese, per un totale di spesa pari a 1,7 miliardi di euro.
Anche Carlo Padoan, ministro dell’Economia, ha parlato di “svolta”, dichiarando che questa manovra consente all’Italia di avere una robusta crescita, specialmente per le fasce “più bisognose” della popolazione e quelle che abitano nelle zone meno avanzate.
Il ministro ha espresso la convinzione che il nostro Paese, dopo diverso tempo, sia uscito dalla crisi e si avvii verso una fase di crescita, aiutata anche da investimenti pubblici. Importante, secondo Padoan, anche la misura a favore delle imprese private che possono usufruire, oltre che degli sgravi fiscali anche del superammortamento e dell’iperammortamento.
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Le altre misure della finanziaria

Per evitare aumenti di imposte, la finanziaria contiene anche una norma che prolunga, per tutto il 2018, lo stop attualmente in vigore agli aumenti per i tributi locali, oltre che per le addizionali comunali e regionali delle imposte statali.
Una misura che dovrebbe dare nuovi spunti al lavoro è rappresentata dal “Bonus giardini“, con il quale si introducono degli sgravi fiscali, pari al 36%, sulle spese che vengono fatte per curare il verde nelle case private. In questa casistica rientrano sia i giardini che i terrazzi e la validità è estesa anche ai condomini.
Per quanto riguarda l’ambito pensionistico sono stati introdotti dei ritocchi all’Ape Social, che riguardano le donne. Per loro infatti sarà possibile ottenere uno “sconto” di sei mesi per ogni figlio, con un tetto massimo stabilito in 24 mesi. Nel contempo la Rita, “Rendita integrativa temporanea anticipata”, è stata resa più semplice e stabilizzata.
La manovra intende dare anche una maggiore spinta agli investimenti pubblici sia delle amministrazioni locali che di quelle centrali, mediante una maggiore disponibilità di denaro, quantificata in 300 milioni di euro per il prossimo anno, 1,3 miliardi di euro nel 2019 e 1,9 miliardi di euro nel 2020.
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