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Sileri: “Cenone con i no vax? A casa mia non entrano”

Pierpaolo Sileri non è certo nuovo a polemiche dure contro i no vax. Il sottosegretario alla Salute è spesso ospite dei talk show televisivi dove combatte gladiatoriamente in ogni occasione. A volte le prende e a volte le dà. Ma stavolta è lui a decidere di sferrare il colpo iniziale contro i suoi odiati avversari contrari al vaccino. A casa sua non entrerà nessun no vax durante le festività natalizie, promette Sileri.

Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, nel corso della presentazione della proposta per la sorveglianza viro-immunologica del Covid-19 al Ministero della Salute a Roma,27 gennaio 2021. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

“Diserterei l’appuntamento, a casa mia non entrano. – così Sileri risponde su Rtl 102.5 alla domanda se inviterà qualcuno di loro a Natale – Io spenderei anche il giorno di Natale per convincere un no vax. Se ne convinco uno so che l’ho salvato, quindi va benissimo. Però a casa con una famiglia e una zia anziana, assolutamente no. Il cenone è meglio farlo tra vaccinati”.

“È chiaro che dobbiamo aspettare i dati. – spiega poi Sileri parlando della probabile stretta di Natale decisa dal premier Draghi – Certo, un utilizzo maggiore dei tamponi ha l’utilità di ridurre quanto più possibile la circolazione del virus, individuando le persone eventualmente positive che possono innescare contagi secondari e quindi altri focolai. Dobbiamo aspettare e valutare quella che sarà innanzitutto la prevalenza della variante Omicron in Italia e poi mutuare anche quella che è l’esperienza, purtroppo, di Paesi che stanno vivendo un’esplosione di contagi legati alla Omicron”.

Il Regno Unito, ad esempio – prosegue il sottosegretario Sileri – ha una mole di contagi impressionante e diciamo che questa quarta ondata è stata ulteriormente accelerata come numeri dalla variante Omicron. Ma in questo momento non si esprime con un aumento del numero dei decessi. È pur vero che chi viene oggi contagiato, magari finisce in ospedale, deve aspettare qualche giorno per vedere l’esito del ricovero. È prematuro essere ottimisti o pessimisti nei confronti della variante Omicron. Anche se i dati iniziali dicono che sia una variante più contagiosa e probabilmente meno cattiva dal punto di vista di letalità. Ma è comunque troppo presto”, conclude.

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