Vai al contenuto

Silvia Romano, parla la madre: “Chiunque si sarebbe convertito in quel contesto”

La madre di Silvia Romano, Francesca Fumagalli, ha deciso di prendere la parola. Per dire basta al clima di odio che da ore e ore continua a montare intorno alla figlia, appena tornata in Italia dopo 18 mesi di prigionia tra Kenya e Somalia. “Cerchiamo di dimenticare, di chiudere un capitolo e aprirne un altro”. Parole arrivate al Tg3, dove la donna è intervenuta per dire la sua al telefono e chiarire alcuni passaggi.

Di fronte alle insinuazioni che molti haters hanno fatto in rete sulla conversione all’Islam della ragazza, la donna ha sbottato: “Come vuole che stia? Provate a mandare un vostro parente due anni là e voglio vedere se non torna convertito” … “Usate il cervello” ha aggiunto la signora rientrando e ribadendo di non voler rilasciare altre dichiarazioni. “Vogliamo stare in pace, abbiamo bisogno di pace”.La madre della cooperante milanese ha ribadito di aver preso le distanze “da tempo” dalla onlus Africa Milele per la quale sua figlia ha lavorato in Africa, ma “non sono io l’ordine preposto per parlare di queste cose, c’è una procura che indaga e ci pensano loro, io non rilascio dichiarazioni sull’argomento”.Per quanto riguarda un’eventuale conferenza stampa, “non facciamo niente – ha precisato – perché Silvia ha la quarantena. Siamo qua, poi fra due settimane vedremo, non lo so, del doman non v’è certezza. Visto come sono andate le cose, non so nulla”.

Oms, chi finanzia e chi comanda: cosa si muove dietro la sanità globale