Continua a tenere banco tra le fila del governo la questione Tav, con Lega e Cinque Stelle ancora saldamente ancorati sulle loro posizioni e per nulla disposti a cedere. I verdi sono schierati da tempo per il sì all’alta velocità sulla Lione-Torino, il Movimento ha fatto del no all’opera uno dei suoi cavalli di battaglia. Una spaccatura che coi mesi si è fatta sempre più insanabile, fino a raggiungere un punto grottesco: oggi i due partiti che animano l’esecutivo non concordano nemmeno su quanti metri di tunnel siano stati realmente scavati per la Tav.
Non è così secondo il M5S: “Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco di 5 metri. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso. Su questo tema non bisogna fare propaganda elettorale, bisogna dire solamente la verità agli italiani. Noi vogliamo investire i soldi dei cittadini italiani per realizzare opere utili a tutti, opere che servono ai cittadini ogni giorno” ha affermato in una nota Manlio Di Stefano, sottosegretario M5S agli Affari Esteri.
Secondo Di Maio, invece, neanche i 5 metri riportati da Di Stefano sono stati scavati: “Non vado a Chiomonte visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico”. Insomma, le distanze (quelle metaforiche tra i due partiti) restano ancora enormi. E con le elezioni europee in arrivo non è da escludere possano crescere ancora.Trivelle, Tav & co. Il governo delle divisioni, Lega e M5S sempre più lontani (e sempre più rivali)