Vai al contenuto

Conte a Otto e mezzo, tensione con Gruber e Giannini: “Fatemi parlare”

Giuseppe Conte si presenta nello studio di Otto e mezzo proprio nel giorno in cui il tribunale di Napoli sospende la sua nomina a presidente del M5S. Inevitabile che l’ex premier si scontri con la conduttrice Lilli Gruber e con l’altro ospite della serata, il direttore de La stampa Massimo Giannini. La tensione si taglia con il coltello, tanto che Conte ad un certo punto decide di bollare come “giornaloni” i quotidiani più diffusi del Paese. Definizione spregiativa che fa indignare Giannini.

Conte a Otto e mezzo

“Io non voglio controllare i parlamentari, che sono teste pensanti. – dichiara Conte parlando della spaccatura con Luigi Di Maio – Sul Quirinale ho lavorato con loro, con i capigruppo, in cabina di regia, dove c’era anche Di Maio. E abbiamo portato 230 parlamentari a votare uniformemente ma nessun giornale ce lo ha riconosciuto. Prima Di Maio andava in piazza per sostenere le nostre battaglie civili, oggi per esibire una corrente e attaccare la leadership”, attacca il leader pentastellato sospeso.

“Nella lettera di dimissioni ha scritto diversi buoni propositi per alimentare il dibattito e le idee. – prosegue Conte – L’ho sentito per telefono e mi ha detto che è desideroso di esprimere idee e progetti. È vero, un passaggio difficile c’è stato, ma l’interesse del Movimento viene sempre prima delle persone. – minimizza – Non è nell’orizzonte delle cose che Di Maio venga espulso ma è ovvio che lui, che è l’ex leader, ha delle responsabilità in più. Una leadership vera non ha mai paura del confronto sulle idee ma di fronte a un attacco così plastico, in televisione, non si può fare finta di nulla”, aggiunge.

Poi, la polemica con Giannini. “Non è vero che usciamo sconfitti noi ma escono sconfitti i ‘giornaloni’, i principali quotidiani che sostenevano che fosse meglio avere Draghi al Quirinale”, attacca Conte riferendosi all’elezione di Sergio Mattarella al Colle. A quel punto si scatena la bagarre a cui partecipa anche Lilli Gruber che non risparmia domande scomode a Conte, a volte anche incalzandolo. “Fatemi parlare”, sbotta a un certo punto il leader pentastellato, mentre la Gruber lo bacchetta: “Accidenti, è semplice quello che ho chiesto”.

Potrebbe interessarti anche: Conte, sospesa elezione a leader M5S: la decisione del tribunale di Napoli