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Terremoto in Turchia: donna salvata dopo 212 ore sotto le macerie

Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Secondo quanto afferma il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, soltanto nel suo Paese fino a questo momento hanno perso la vita 35.418 persone, con 1,6 milioni di sfollati. In Siria invece i morti sarebbero almeno 5.714. Una tragedia che sembra non avere fine. E alla quale si aggiunge la testimonianza di una squadra di vigili del fuoco spagnoli che denunciano l’abbattimento di alcuni edifici mentre ancora c’erano superstiti dentro. Ma in tutta questa oscurità un raggio di luce è rappresentato dai salvataggi miracolosi che stanno avvenendo anche a distanza di giorni dal sisma. Come nel caso di una donna di 77 anni, salvata ed estratta viva dalle macerie dopo 212 ore.
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Terremoto in Turchia

Il video della donna salvata dopo il terremoto in Turchia

La donna salvata si chiama Fatma Gungor. Secondo l’agenzia di stampa turca Anadolu è stata estratta ancora in vita dalle macerie della sua abitazione nella provincia di Adiyaman ben 212 ore dopo il terremoto (quasi 10 giorni, ndr). Ora è stata ricoverata in ospedale, ma le sue condizioni sono nel complesso buone. La scena del suo salvataggio è stata ripresa in un video che ha fatto subito il giro dei social.

Ma quello di Fatma Gungor non è l’unico caso di una persona salvata miracolosamente avvenuto dopo il terribile terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Il caso che ha provocato più emozione è certamente quello Hamza, un bimbo di appena sette mesi salvato dopo essere rimasto sepolto per 140 ore. Nel video del salvataggio si sente uno dei soccorritori dare per morto il piccolo. Ma subito dopo arriva la scoperta che è ancora vivo, seguita da urla di gioia e da applausi.

“Abbiamo, in Lombardia, il Gruppo Volontari di Protezione Civile che conta 60 geologi volontari. – annuncia intanto Roberto Perotti, presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia – Il team è coordinato dal Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Lombardia, Gilberto Zaina. Il nostro Ordine è stato ammesso all’Elenco Regionale dei Soggetti di Rilevanza per il Sistema di Protezione Civile. Dunque siamo pronti a partire per Turchia e Siria, qualora ci fosse la necessità di fornire un supporto tecnico alle attività di gestione dell’emergenza. Il Gruppo è formato da geologi professionisti, iscritti ovviamente all’Ordine e che si sono volontariamente proposti di farne parte. Siamo pronti a mettere a disposizione della Struttura Tecnica Nazionale le nostre competenze qualora fosse richiesto”.
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