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Tesla: annullato il 24% degli ordini di Tesla Model 3

Tesla Model 3 è ancora in ritardo: l’azienda di Elon Musk sta accumulando ritardi da mesi ed è stato rimandato al secondo semestre del 2018 l’obiettivo di produzione di 5000 auto a settimana. Quasi un quarto degli ordini effettuati prima ancora dello sbarco sul mercato di Tesla Model 3 sarebbero stati rimborsati dalla casa automobilistica americana ai propri clienti. Le cancellazioni per gli ordini del Modello 3 sono aumentate nelle ultime settimane. I rimborsi ora superano i depositi per la nuova auto elettrica del mercato di massa di Tesla, secondo l’analista di Needham & Co. Rajvindra Gill. Tesla lo contesta. Il motivo principale di ciò è da ravvisare nei grossi ritardi alla produzione del veicolo. Cosa che avrebbe spinto molti clienti a rinunciare all’acquisto dell’auto. Circa uno su quattro ordini di Model 3 è cancellato, ha detto Gill, l’analista di Needham & Co. Rajvindra, raddoppiando il tasso rispetto a un anno fa. Il tempo di attesa per un Modello 3 è di circa 4 mesi a un anno, e i clienti del modello base potrebbero aspettare fino al 2020, ha detto Gill.

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Una produzione che procede a rilento

Tesla però per il momento attraverso un suo portavoce ha smentito questa ricerca. La società di Elon Musk però non ha voluto dire ufficialmente quante sono state le rinunce alla sua Tesla Model 3. Secondo l’amministratore delegato di Tesla queste nello scorso mese di agosto erano già il 12 per cento. Dunque che adesso le rinunce siano aumentate al 24 per cento sembra plausibile visto e considerato che la produzione del veicolo procede molto a rilento.

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Ricordiamo che entro il mese di luglio la casa automobilistica americana ha intenzione di produrre almeno 5 mila esemplari alla settimana per poter così soddisfare le numerose richieste pervenute per la nuova recente vettura. Vedremo se Elon Musk riuscirà a mantenere la sua promessa risolvendo definitivamente i colli di bottiglia che hanno impedito fino ad ora alla produzione di decollare. Tesla ha annunciato all’inizio di questo mese che gli ordini e le consegne di questi modelli sono cresciuti lo scorso trimestre. L’azienda sta inoltre mantenendo l’obiettivo di consegna di 100.000 veicoli. Dubita che Tesla raggiungerà il suo obiettivo di 100.000 consegne del Modello 3 entro la fine dell’anno – per raggiungere questo obiettivo sarebbe necessario che avrebbe dovuto spedire il 27% in più di automobili nella seconda metà dell’anno rispetto a quanto fatto nel primo semestre. 

In un altro avvertimento, l’analista ha affermato che la struttura del capitale di Tesla è anche “insostenibile”, poiché il flusso di cassa libero continua ad evaporare. Prevede che Tesla brucerà 6 miliardi di dollari entro il 2020. I ritardi alla Gigafactory potrebbero compromettere gli obiettivi aziendali e potrebbero affliggere il morale degli impiegati, mettere a dura prova la pazienza dei clienti, e favorire anche i concorrenti come Nissan, Chevrolet e la cinese BYD.

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