“Plurimi e gravi episodi di violenza”. Con queste accuse sei agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino sono finiti agli arresti domiciliari su decisione del giudice per le indagini preliminari. Nel mirino le torture che avrebbero commesso nei confronti di alcuni detenuti e che configurerebbero il reato di tortura, introdotto due anni fa nel nostro codice penale. 
L’attività d’indagine non riguarda però solo i sei agenti messi ai domiciliari, ma anche altri soggetti indagati a piede libero. Gli investigatori stanno cercando di accertare eventuali responsabilità penali di altre persone e se ci siano stati altri episodi analoghi oltre a quelli finora denunciati. L’applicazione delle misure cautelari, sottolinea la Procura, “si è resa necessaria per evitare, in questa delicata fase, il pericolo di inquinamento probatorio”.
a notizia è stata commentata così da Matteo Salvini, che ancora una volta ha scatenato polemiche feroci: “Io non so se sia scattata una qualche epidemia nei tribunali che si fidano della parola di uno spacciatore piuttosto che di uomini in divisa. Non ci sono prove, c’è solo la parola di qualche ex-detenuto contro sei padri di famiglia. Uno stato civile punisce gli errori, anche quando ci sono commessi da uomini in divisa, ma che la parola di un detenuto valga l’arresto di un poliziotto mi fa girare le palle terribilmente”.Le smorfie dell’interprete di Mattarella fanno impazzire i social