Dopo aver condotto una campagna elettorale quasi interamente incentrata sull‘immigrazione e sul terrorismo, Donald Trump entra nel vivo dei “temi di tutti i giorni” e presenta alla popolazione statunitense la sua «rivoluzione fiscale». Messo in difficoltà dai sondaggi che lo danno in continuo calo, il magnate americano prova a riconquistare la fiducia del suo elettorato con una ricetta che definisce ambiziosa e pro-crescita.
La proposta fiscale di Donald Trump
Uno dei capisaldi di questa «rivoluzione fiscale» sta nel dimezzamento delle aliquote che Trump vuol portare dal 35% al 15%, ma al tempo stesso le altre proposte chiamano in causa dei temi lontani dalla tradizione liberale: la destra americana propone una maggiore protezione per la proprietà intellettuale e propone anche di mettere un limite al libero scambio (osteggiando in primo luogo il tanto famoso trattato sul Ttip che Europa e Stati Uniti stanno mettendo nero su bianco).