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Una promessa dell’atletica italiana, Flavia Ferrari, muore durante una corsa: una vita segnata da problemi cardiaci

Flavia Ferrari morta

La notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: Flavia Ferrari, promessa dell’atletica italiana, è deceduta improvvisamente mentre faceva jogging nel parco di Tor Tre Teste all’Alessandrino. Aveva solo 24 anni.
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Ferrari aveva rappresentato l’Italia ai Campionati Europei Under 20 a Grosseto nel 2017, ma nel 2019 si era dovuta ritirare dalle competizioni a causa di gravi problemi cardiaci. Questi stessi problemi, molto probabilmente, si sono ripresentati fatalmente questa mattina.

Nonostante il suo ritiro dalle competizioni, la passione per la corsa non l’aveva mai abbandonata. Ferrari era andata a fare jogging come di consueto vicino casa questa mattina. Doveva essere un allenamento leggero, ma tutto si è trasformato in tragedia. Testimoni riferiscono che si è accasciata all’improvviso, senza mostrare segni di ripresa.

Il personale medico del 118 ha cercato di rianimarla per 40 minuti, ma alla fine hanno dovuto constatare il suo decesso. I carabinieri della compagnia Casilina sono intervenuti sul luogo dell’incidente per i dovuti accertamenti.

Ferrari era stata recentemente operata all’ospedale San Raffaele di Milano, dove le era stato rimosso un defibrillatore sottocutaneo malfunzionante e sostituito con uno tradizionale. La notizia era stata resa nota da lei stessa sul suo profilo Instagram, dove aveva dichiarato che il nuovo defibrillatore era “più affidabile per le mie caratteristiche”.

A dispetto dei problemi di salute, Ferrari, studentessa universitaria, non aveva mai rinunciato alla sua passione per la corsa. In un’intervista del 2019, pochi giorni dopo il suo ritiro forzato dall’atletica, aveva confessato: “Lasciare l’atletica, smettere di allenarmi e gareggiare, purtroppo non è stata una mia scelta ma un obbligo imposto dai medici per insormontabili motivi di salute”.

Un vuoto incolmabile nello sport italiano

Il suo decesso lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello sport italiano, e rappresenta una perdita enorme non solo per l’atletica, ma per tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata. La salma di Ferrari è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia, che sarà effettuata al Policlinico Tor Vergata.

La sua storia serve a ricordarci la fragilità della vita, ma anche la forza e la passione di una giovane donna che non ha mai smesso di lottare, nonostante le avversità. La sua determinazione rimarrà un esempio per tutti noi.