Cosa hanno in comune Calabria, Sardegna, Lombardia, Liguria, Basilicata, Molise e Marche? Che sono tutte Regioni amministrate dal centrodestra a trazione Salvini-Meloni e che sono in ritardo clamoroso con i vaccini. Queste Regioni hanno infatti vaccinato – ad oggi – tra lo 0 e l’1 per cento degli aventi diritto tra il personale scolastico. Male, molto male. La Calabria addirittura – guidata attualmente da Antonino Spirlì- è ferma allo 0%, in sostanza nessuno.
Come racconta nextquotidiano, “non va un granché meglio alle altre, con la Sardegna di Christian Solinas, unica regione bianca (ma ciò non significa che non debba vaccinare), ferma all’1. Così come la Liguria di Giovanni Toti (156 vaccinati, lo 0,7 del totale) e – soprattutto – la Lombardia di Attilio Fontana (l’1 per cento). Questi dati sono di venerdì 5 marzo, e fanno abbastanza riflettere”. La Toscana, per dire, è al 69% del personale scolastico vaccinato.
La Puglia è al 62% dei vaccini inoculati, la Campania a un buon 51%. Tutto questo con buona pace degli insegnanti, del personale Ata, e dei presidi. Che tra una chiusura e un’apertura, tra lezioni a distanza e in presenza, tra richiami a chi spegne la videocamera e a chi si avvicina troppo in classe, entrano a contatto (quando in presenza) con centinaia e a volte migliaia di ragazzi.
L’Agenzia del farmaco (percentuali aggiornate al 5.03.2021) e il Ministero della Salute (numeri assoluti, aggiornati al 7.03.2021) dicono che i vaccini somministrati al personale scolastico sono questi: Toscana 69% – 43.223; Puglia 62% – 52.668; Umbria 53% – 10.897; Campania 51% – 64.478; Friuli Venezia Giulia 44% – 9.274; Piemonte 42% – 31.853; Lazio 39% – 40.177; Veneto 32% – 25.654; Abruzzo 30% – 9.634; Sicilia 28% – 31.724; Emilia Romagna 26% – 29.149; Marche 11% – 3.656; Molise 9% – 578; Basilicata 7% – 1.208; Lombardia 1% – 2.651; Liguria 1% – 156; Sardegna 1% – 225; Calabria 0% – 187; Valle d’Aosta – 537; Trento – 1.699.
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