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Vaccino, il piano del commissario Figliuolo: 3 milioni di dosi in dieci giorni

Priorità agli anziani over 80 e alle persone fragili. Questa la nuova ordinanza firmata dal Commissari straordinario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo, un provvedimento arrivato poco dopo la conferenza stampa del premier Mario Draghi e che è stato accolto subito positivamente dal ministro della Salute Roberto Speranza: “Io dico: smettetela di vaccinare i giovani, queste platee di operatori sanitari che si allargano…con che coscienza un giovane si fa vaccinare e salta la lista sapendo che lascia esposto una persona che ha più di 65 anni o una persona fragile?”.

Vaccino, il piano del commissario Figliuolo: 3 milioni di dosi in dieci giorni

Rimangono le categorie di priorità indicate, ma vengono temperate con il criterio dell’età. Chi ha già iniziato il ciclo vaccinale lo terminerà, con l’obiettivo finale che resta sempre quello di arrivare a mezzo milione di dosi di vaccino al giorno somministrate agli italiani entro fine aprile. Dopo la priorità per la fascia di popolazione più esposta ai rischi della malattia innescata da Covid, l’indicazione è vaccinare velocemente gli over 60, per i quali AstraZeneca era stato raccomandato.

Nell’ordinanza si legge che “la vaccinazione rispetta il seguente ordine di priorità: – persone di età superiore agli 80 anni; – persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; -persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, -utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato Covid-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’Aifa”.

Il piano del governo è raggiungere quota 3 milioni di dosi somministrate in dieci giorni, così da imprimere una prima vera accelerazione al piano di vaccinazione. Per chi rifiuterà di sottoporsi alle cure, scatterà uno scivolamento in fondo alla coda, un’eventualità che interessa soprattutto il farmaco AstraZeneca per il quale il numero di rinunce è in crescita.

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