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Yassin, il ragazzo della “citofonata” di Salvini: “In un istante mi ha rovinato la vita”

“Gioco a calcio, sono un calciatore. Non sono un spacciatore”. Inizia così un filmato che andrà in onda nella prossima puntata di Piazza Pulita, il programma di La7 condotto da Corrado Formigli, e che promette già di far discutere parecchio. Al centro della scena Matteo Salvini e la sua campagna elettorale in Emilia Romagna dove, in occasione delle Regionali poi perse dalla candidata leghista Lucia Borgonzoni, non ha risparmiato colpi teatrali, attacchi diretti agli avversari e trovate come le ormai celebri “citofonate” in giro per i quartieri di varie città, alla ricerca di presunti spacciatori.

La più celebre di queste azioni è stata quella compiuta nel quartiere Pilastro di Bologna: qui il Capitano ha citofonato a casa di Yassin, ragazzo che sarà protagonista proprio di un servizio di Piazza Pulita in cui racconta cosa successo a lui e alla sua famiglia durante e dopo l’intervento di Salvini.Una puntata dal titolo emblematico, “Scotta il citofono”. Nella quale il ragazzo spiega: “Un polito che va a casa di un diciassettenne citofonando e chiedendo davanti alle telecamere ‘Ma tu spacci?’ non si rende conto che rischia di rovinargli la vita in un attimo, da un giorno all’altro”.Il ragazzo spiega poi nel corso dell’intervista come i riflettori arrivati all’improvviso sotto casa sua abbiano cambiato la sua quotidianità. Un gesto, quello di Salvini, che aveva subito ricevuto unanime condanna e che si è rivelato, col senno di poi, un clamoroso boomerang per il Capitano e la sua candidata Lucia Borgonzoni: proprio in quel quartiere, infatti, i cittadini si sono ampiamente espressi contro la Lega, preferendo Bocaccini e il centrosinistra.

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