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E i 5Stelle, zitti zitti, vanno a ripetizioni d’economia: tutti i dettagli sui corsi segreti

Una delle accuse più frequenti sollevata contro i grillini è la mancanza di preparazione. E non a torto… Accusa che evidentemente deve aver colto nel segno perché i Cinquestelle hanno organizzato delle vere e proprie lezioni di recupero sugli argomenti più caldi del dibattito politico e su cui scivolano spesso. Ripetizioni che si tengono nella sala Tatarella di Montectorio, 90 posti, con cadenza periodica. Qui vengono invitati docenti e professionisti che tengono corsi di aggiornamento sui temi più ostici. E l’ultima lezione, vedi la coincidenza, era un focus sulle crisi bancarie da Carige a Monte dei Paschi di Siena.

È un grillino che resta anonimo a spiegare all’Adnkronos che la partecipazione è volontaria ma che la frequenza assidua è gradita e che sugli argomenti trattati vengono anche assegnati i compiti a casa. Un’iniziativa che si affianca al vademecum distribuito ai grillini con le tesi da sostenere sui temi di attualità per chi partecipa ai talk in tv.

Nell’eterna campagna elettorale cavalcata dal governo gialloverde i toni si alzano. M5s è sempre alto nei sondaggi ma continua a perdere terreno a favore della Lega premiata dall’aggressività di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha individuato i suoi nemici da additare al popolo: i migranti, le Ong e i burocrati che li spalleggiano. Sempre più anche Di Maio ha bisogno di un nemico da indicare quale colpevole della crisi economica per poi darlo in pasto ai suoi potenziali elettori e twittatori.Il vicepremier grillino Di Maio punta alle banche e soprattutto ai banchieri che per antonomasia sono avidi e profittatori e di solito anche antipatici. Un perfetto gioco delle parti con Salvini: da un lato i disperati migranti dall’altro i ricchi banchieri. Di Maio prosegue la sua crociata nel tentativo di recuperare la credibilità persa dopo il salvataggio (copia e incolla dal PD) di Carige che ha provocato la rivolta dell’ala dura del movimento.

Ieri da Avezzano ha accusato quindi la “politica di andare a braccetto con le banche” (e il conflitto di interessi di Conte proprio su Carige?) denunciando come “i partiti politici si impossessavano delle banche per prestare soldi ai De Benedetti e ai Tronchetti Provera che poi non li restituivano”. Accusa spedita al mittente dall’entourage dell’imprenditore che annuncia di riservarsi “ogni azione legale”. Così: “Il dottor Tronchetti non ha mai preso finanziamenti da nessuna banca, italiana o straniera, senza poi restituire il capitale e pagare gli interessi come possono dimostrare i documenti i banchieri e i funzionari che, negli ultimi 40 anni, si sono succeduti ai vertici degli istituti di credito”.

E ancora: “È grave e preoccupante che un ministro e vicepremier faccia affermazioni non verificate e infondate”. Chissà ora se per prepararsi meglio alla sua arringa anche il ministro dello Sviluppo Economico dovrà frequentare i corsi di recupero organizzati dal M5s… Intanto, prenda appunti per quelli di economia che anche lì sarà rimandato. D’altronde non è mai stato un grande studente…

 

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