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Toninelli: possibile ritiro patente per chi guida con il cellulare

Il ministro delle infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, vuole dare un severo giro di vite contro l’utilizzo dello smartphone durante la guida. Sulle strade italiane, in questa calda estate 2018, si sono verificati diversi e tragici incidenti e, sull’onda di queste drammatiche vicende, Danilo Toninelli, ha annunciato di voler introdurre importanti novità in tema di sicurezza stradale. Pene più severe e addirittura il ritiro della patente. Si punta ad un inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso alla guida di un veicolo mentre utilizza lo smartphone. Gli incidenti stradali per distrazione al volante sono ancora molto elevati e una delle cause maggiori è proprio lo smartphone. Messaggini, controllo delle mail fino a lunghe conversazioni senza auricolare o viva voce, rischiano di avere risultati drammatici come quello avvenuto a Bologna. Per questo il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, ha annunciato un radicale cambio delle regole: “Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni” per chi usa lo smartphone mentre è al volante, “fino all’eventualità del ritiro immediato della patente. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani. Senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali”.

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Ritiro patente a chi usa lo smartphone mentre guida

Secondo il report dell’Istat dedicato alla sicurezza stradale, la maggioranza degli incidenti è causata dalla distrazione: gli indicenti sono sempre più spesso dovuti all’uso scorretto dei cellulari per parlare e stare sui social, leggere e mandare sms. Per questo il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato misure più severe per chi usa il cellulare mentre è alla guida dell’auto. Guidare utilizzando lo smartphone è “un fenomeno gravissimo perché ha a che fare con le nostre abitudini più radicate e con l’idea, errata, che in fondo certe cose possano accadere solo agli altri. E questo rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi”, ha concluso Toninelli. L’annuncio del ritiro della patente arriva in un’estate attraversata da gravi incidenti stradali, come quello di Bologna, per il quale è in corso l’acquisizione di tabulati telefonici e traffico web dell’autista che ha causato il maxitamponamento.

Ciò rappresenta una tragica sottovalutazione dei rischi. Il bollettino dei morti per incidenti stradali nel 2017 è peggiorato parliamo di 95 vittime in più rispetto al 2016, oltre 3.300 in totale. Nell’ultimo anno, sono state quasi 150mila le contravvenzioni scattate per questo tipo di infrazione alle norme sulla circolazione. In base alle tabelle dell’Istituto nazionale di statistica, tra le prime cause degli incidenti ci sono anche il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). I mesi estivi si confermano quelli con il maggior numero di incidenti mortali. Maggio, giugno e luglio hanno picchi di oltre 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Ad agosto si verificano gli incidenti più gravi, con due morti ogni 100 incidenti. Tenendo conto anche di questi dati, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Conte ha sottolineato che “è giunto il momento di valutare qualche intervento al Codice della Strada”.

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Ma cosa dice attualmente il codice della strada?

L’articolo 173 pare essere molto chiaro:“E’ vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e dei Corpi di cui all’art. 138, comma 11, e di polizia. E’ consentito l’uso di apparecchi a viva voce, o dotati di auricolare purche´ il conducente abbia adeguate capacita` uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani. […] Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 e` soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 161 ad euro 647. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio”. Insomma, la sospensione non sembra essere un deterrente abbastanza convincente. Ma Danilo Toninelli pensa a misure più severe per chi si ostina a parlare con lo smartphone in mano mentre guida.

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