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Airobotics, la startup israeliana lancia sul mercato droni autonomi

Non lontano dalla città israeliana di Tel Aviv, si erge impunemente e orgogliosa la startup Airobotics, famosa in tutto il mondo.

Non è raro vedere un drone volare basso su un paesaggio di magazzini e di pavimenti rotti. Il velivolo riesce ad avvicinarsi lentamente alla sua zona di rientro, una specie di scatola di dimensioni di un frigorifero all’interno di una rete metallica, per poi librarsi di nuovo. Tornare alla base autonomamente è una svolta per un drone di nuova generazione. Scende come un insetto gigante, fino a scomparire nella sua base dove verrà pulito, ricaricato e successivamente rimandato in aria. Questo drone sta facendo praticamente l’impossibile: volare e atterrare autonomamente, e poi ancora volare senza l’intervento umano è qualcosa a cui di certo non siamo ancora abituati.

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Automazioni e innovazione

Airobotics ha saputo sviluppare una soluzione drone senza pilota, la prima nel suo genere sul mercato globale. La startup è infatti in grado di fornire una soluzione end-to-end, completamente automatica per la raccolta di dati aerei e  informazioni preziose. La piattaforma di livello industriale è già disponibile sia in loco che su richiesta, consentendo alle strutture industriali di accedere anche a dati aerei premium in modo più rapido, sicuro ed efficiente.

Il team di Airobotics è altamente qualificato: fa esperienza contemporaneamente della progettazione di hardware aerospaziale, sistemi elettronici robusti, ingegneria del software, presentandosi come leader nelle operazioni di droni commerciali. Questa variegata esperienza ha quindi permesso loro di progettare una soluzione adatta a soddisfare le esigenze degli ambienti industriali più complessi del mondo, come ad esempio aree inquinate o zone pericolose e inaccessibili all’uomo.

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Un prezioso strumento per le aree di lavoro

I droni sono il futuro. L’utilizzo dei droni automatizzati di Airobotics in questo progetto si è dimostrato una scelta efficiente, e sono certo che questo prezioso strumento sta innovando il modo in cui operiamo nei cantieri “, ha affermato Ofir Uzana, Senior Project Manager presso Shapir Civil and Marine Engineering. “Siamo riusciti a costruire un meccanismo di lavoro molto affidabile utilizzando il sistema di Airobotics, che mostra i risultati in tempo quasi reale, il che è un enorme risultato.”

Questo in merito all’ennesimo progetto che prevede una partnership con il porto marittimo della città israeliana.  La piena automazione di Airobotics infatti è quella di superare i limiti posti dai droni a comando manuale, avendo la capacità di volare ad alta quota, senza mantenere una linea unica e senza interferire con le infrastrutture di costruzione, comprese le gru e le grandi attrezzature. Inofine, i droni di Airobotics sono in grado di ispezionare in modo efficiente e con grande precisione aree ampie, fino a 5 km di raggio intorno alla base di atterraggio della base aerea, in tempi relativamente brevi di missione (inferiori ai 45 minuti), cosa impossibile con il rilevamento a terra.

Aerobotics è la rivoluzione del drone, del futuro e dell’innovazione dei dati.