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Bruno Vespa in Ucraina col jet privato, lui si giustifica ma è bufera: “Non c’erano voli di linea”

Bruno Vespa protagonista involontario di una durissima polemica mediatica e politica. A raccontare questa vicenda che coinvolge lo storico conduttore di Porta a Porta su Rai1 è il quotidiano Domani. Secondo il giornale di proprietà di Carlo De Benedetti, infatti, il giornalista per condurre la puntata speciale del suo programma, andata in onda dall’Ucraina, avrebbe viaggiato a bordo di un costosissimo jet privato affittato da viale Mazzini. Vespa ora cerca di giustificarsi. Ma la toppa è peggiore del buco.
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Bruno Vespa jet Ucraina

Bruno Vespa col jet privato in Ucraina: è polemica

Era il 15 aprile del 2022 quando dall’Ucraina andò in onda una puntata speciale di Porta a Porta. A volerla fortissimamente era stato proprio il conduttore Bruno Vespa. L’invasione della Russia ai danni di Kiev era cominciata due mesi prima. E, dicono le male lingue, Vespa non voleva essere da meno del collega giornalista di La7 Massimo Giletti che, appena dieci giorni, prima aveva presentato la sua trasmissione Non è l’Arena dalla città di Odessa. Ma che cosa c’entra il jet privato con tutto questo?

Secondo Domani quella puntata di Porta a Porta dall’Ucraina costò molto caro alla Rai, visto che soltanto l’affitto di un jet privato per portare Bruno Vespa avanti e indietro da Leopoli avrebbe avuto un prezzo di 26mila euro. Oltre al giornalista, su quel jet diretto nella città più a ovest dell’Ucraina c’erano anche tutti i membri del suo staff.

A peggiorare ulteriormente la posizione di Bruno Vespa c’è poi la circostanza che, racconta sempre Domani, quel jet per andare in Ucraina era stato preso in affitto da un imprenditore già condannato in passato per riciclaggio. Di fronte a questa rovente polemica che monta, però, Vespa non riesce a fare di meglio che accampare una scusa poco credibile: “Non c’erano voli di linea”. Parole che fanno salire ulteriormente il termometro della bufera scoppiata sui social.
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