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Caso Orlandi, Pietro in diretta contro i papi: “Sapevano tutto”

Caso Orlandi, ecco i papi coinvolti. Le accuse del fratello di Emanuela, Pietro, durante l’intervista in diretta a Verissimo, storica trasmissione Mediaset condotta da Silvia Toffanin. Da quel 22 giugno 1983 non si è saputo più niente della quindicenne Emanuela, cittadina vaticana scomparsa quando doveva ricevere lezioni di musica in piazza sant’Apollinare. Pietro tocca di nuovo l’argomento che ha tenuto banco nell’ultimo mese: le accuse a papa Wojtyla, ma non solo a lui. “Non mi scuso per le frasi su Giovanni Paolo II, non ho offeso mai nessuno. Ho ritenuto opportuno fare ascoltare un audio. Che io abbia detto quella frase, che Wojtyla usciva di nascosto, è una frase che dicevano tutti quanti”.
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Pietro Orlandi, a 40 anni dalla scomparsa della sorella Emanuela non è emersa la verità

Caso Orlandi, Pietro: “Ecco i papi che sapevano”

A Silvia Toffanin, conduttrice di Verissimo, Pietro torna sul caso Orlandi, ecco i papi coinvolti. Ecco il passaggio su Wojtyla: “Non mi scuso per le frasi su Giovanni Paolo II perché non ho offeso mai nessuno, ho ritenuto opportuno fare ascoltare un audio, poi che io abbia detto quella frase, che Wojtyla usciva di nascosto, è una frase che dicevano tutti quanti, non era considerata una cosa grave però qualcuno ha voluto legare questa situazione alle parole di questo componente della banda della Magliana”.

Non è tutto però. Pietro Orlandi continua. “Io sono sempre stato convinto che papa Wojtyla sapesse che cosa era successo a Emanuela, ricordo quando venne a casa da noi e ci parlò di terrorismo internazionale, ci assicurò che avrebbe fatto il possibile ma poi permise al silenzio e all’omertà di calare su questa vicenda”.

Pietro Orlandi non se la prende solo con Wojtyla. Perché i suoi due successori, Ratzinger e Bergoglio, gli sarebbero stati “complici”. “Wojtyla ha mantenuto il silenzio fino alla fine, così è successo per Ratzinger e papa Francesco lo ha fatto per dieci anni, forse ora hanno capito che il silenzio non è servito, questi quarant’anni passati non posso, però, dimenticarli. La parola “perdono” l’ho cancellata dal vocabolario. Il Vaticano da quarant’anni fa di tutto per evitare che la verità possa uscire, altrimenti non mi posso spiegare tutti i comportamenti di questi anni”.

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