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Cibi sani: i polli di Carrefour sono tracciati con tecnologia Blockchain

Sfruttare la tecnologia blockchain per rendere tracciabile ogni passo della filiera alimentare. E’ il progetto della catena di supermercati Carrefour, fulcro della sua strategia industriale Carrefour 2022Una delle applicazioni più interessanti della blockchain è quella contro la contraffazione. Infatti con blockchain è possibile creare delle piattaforme informatiche per tacciare la produzione e gli spostamenti di merci.

Ad averlo compreso bene c’è Carrefour, il gigante francese della grande distribuzione, che vuole implementare questa tecnologia per fornire maggiore trasparenza sulla sua catena di fornitura. La società la scorsa settimana ha pubblicato un comunicato in cui affermano di aver già utilizzato questa tecnologia per tracciare la filiera dei polli Auvergne della linea di qualità Carrefour, e di volerla introdurre in altre otto linee di prodotti animali e vegetali, come uova, formaggio, latte, arance, pomodori, salmone e bistecche di manzo macinato.

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Blockchain sui prodotti alimentari, come funziona?

La Blockchain fa il suo ingresso nella grande distribuzione europea. La catena di ipermercati Carrefour ha infatti annunciato recentemente che punterà gran parte dei due miliardi di dollari che investe annualmente in ricerca e sviluppo su soluzioni Blockchain, oltre che su piattaforme di distribuzione online. L’iniziativa, patrocinata dal Ceo del gruppo, Alexandre Bompard, riguarda come primo passo i sistemi per la tracciabilità dei prodotti.

La catena di supermercati francese userà questa tecnologia per far sì che ogni componente della supply chain (produttori, trasformatori, distributori) possa fornire informazioni su vari tipi di merce. Al consumatore basterà scannerizzare l’etichetta per conoscere il suo “viaggio”.

Il sistema, già implementato per la linea di polli ruspanti Carrefour Quality Line Auvergne, verrà esteso entro la fine del 2018 ad altri otto settori quali uova, formaggio, latte, arance, pomodori, salmone e bistecche nell’ambito di un sistema innovativo disegnato per garantire ai consumatori la completa tracciabilità del prodotto.

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Come fa Carrefour ad utilizzare la Blockchain

Infatti “una blockchain è un database digitale sicuro che non può essere falsificato in cui sono archiviate tutte le informazioni inviate dai suoi utenti”. Pertanto può essere utilizzato nel settore alimentare per tracciare i prodotti lungo ogni passaggio della catena di approvvigionamento, in modo da poter poi fornire al consumatore informazioni complete sulla tracciabilità del prodotto per ogni lotto (date, luoghi, fabbricati agricoli, canali di distribuzione, potenziali trattamenti, ecc.).

Ma come funziona? Semplice: ogni etichetta di prodotto avrà un codice QR che i consumatori potranno scansionare con un’apposita App sul proprio smartphone. Una volta scansionato il codice, l’App mostrerà tutte le informazioni sul prodotto, e su tutte le tappe del percorso che ha intrapreso, partendo dall’allevamento fino allo scaffale! Ad esempio per il pollo di Auvergne i consumatori saranno in grado di scoprire dove e come ogni animale è stato allevato, il nome dell’agricoltore, quale mangime è stato usato (indipendentemente dal fatto che siano stati nutriti con cereali e soia francesi, su prodotti senza OGM, ecc.), quali trattamenti sono stati usati (antibiotico -free, ecc.), qualsiasi marchio di qualità, dove sono stati macellati, ecc. 

Laurent Vallée, segretaria generale di Carrefour e responsabile della qualità e della sicurezza alimentare, afferma:“Diventare il leader della transizione alimentare per tutti è lo scopo che Alexandre Bompard ha fissato per il gruppo Carrefour. Fare uso della tecnologia blockchain è un passo esemplare nel raggiungimento di questo obiettivo. Questo è il primo in Europa e garantirà ai consumatori una completa trasparenza per quanto riguarda la tracciabilità dei nostri prodotti “.

Quali sono i  benefici?

Per i consumatori sicuramente una maggiore trasparenza. Per gli allevatori la possibilità di migliorare la produzione e il know-how. Per il marchio, la condivisione con tutti i partner di un database sicuro e la certezza di dare ai clienti una maggiore sicurezza alimentare.

Nel settore alimentare può essere sfruttato in modo che ogni parte lungo la catena di approvvigionamento (produttori, trasformatori e distributori) possa fornire informazioni sulla tracciabilità del loro particolare ruolo per ogni lotto, così da garantire informazioni non solo circa la provenienza ma anche eventuali trattamenti subiti dalle merci che possono suggerire all’utente di rivolgersi a prodotti più genuini o più controllati

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