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Crolla la cassa integrazione: dopo il Covid meno 79% di richieste

Crolla la cassa integrazione a novembre. Dopo la pandemia, che con il lockdown ha costretto tanti lavoratori a restare a casa, con la fine dello stato d’emergenza sono riprese le normali attività quotidiane dei cittadini e di conseguenza tantissimi sono i lavoratori che sono tornati ai propri posti di lavoro. Secondo quanto è emerso dall’ Osservatorio Cig dell’Inps aggiornato al mese di novembre 2022, lo scorso mese sono state circa 41 milioni le ore autorizzate, il 6,8% in meno rispetto a ottobre (44 milioni) e quasi il 55% in meno a confronto con novembre 2021, nel corso del quale erano state autorizzate 91 milioni di ore. Dunque dai dati è emerso come crolla la cassa integrazione nel 2022, in cui compresa quella dei fondi di solidarietà, le ore autorizzate dall’Inps alle aziende sono state 594.505.378 con un crollo del 79% rispetto al 2021 quando in piena pandemia furono 2,82 miliardi.

Le ore di cassa integrazione autorizzate sono state 468,4 milioni mentre quelle dei fondi di solidarietà sono state 126,1 milioni. A dicembre le ore di cassa integrazione sono state 43,6 milioni (-44,64%) mentre quelle dei fondi di solidarietà sono state 2,6 milioni (-93,82%). In totale le ore autorizzate a dicembre sono state 46,2 milioni con un calo del 61,7% sull’anno e un aumento del 12,5% su novembre.
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Aumentano però Naspi e Discoll
Se da un lato si è registrato un crollo della cassa integrazione rispetto lo scorso anno, nei primi 11 mesi del 2022 sono arrivate all’Inps 2.079.255 richieste di sussidio di disoccupazione con un aumento del 18,5% sullo stesso periodo del 2021. A segnalare il trend in aumento sono state le tabelle dell’osservatorio Inps sulla cassa integrazione, secondo le quali nel solo mese di novembre sono arrivate 245.421 richieste di Naspi (indennità mensili di disoccupazione) e Discoll (prestazioni a sostegno dei co.co.co.) con un aumento del 15,9% sullo stesso mese del 2021.


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