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FoodTech, nasce FoodForward: i big del food insieme per l'innovazione del settore

Il FoodTech come nuova frontiera per l’innovazione italiana: è questo l’obiettivo di FoodForward, un grande ed importante progetto che si pone come obiettivo quello di fare di Milano un hub dell’innovazione del settore food&retail. FoodForward si presenta quindi come un programma di accelerazione dedicato ai progetti innovativi e startup del settore food e retail, presentato oggi nel corso di Seed&Chips – the Global Food Innovation Summit.

Il FoodTech in Italia: una grande opportunità per il nostro Paese

L’Italia è da sempre terra di grandi tradizioni enogastronomiche, dal nord al sud dello Stivale. Negli anni, grazie alle innovazioni tecnologiche, il settore Food ha visto svilupparsi anche il suo ramo più innovativo, comunemente conosciuto come FoodTech. In Italia, infatti, sono nate moltissime realtà innovative che hanno fatto del cibo, dell’agroalimentare o del vino il loro business 4.0.
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In particolare, il settore del FoodTech è stato capace – nel solo 2015 – di generare un volume di investimenti pari a oltre 6,5 miliardi di dollari, 1 miliardo dei quali in Europa. Nello stesso anno, il settore ha generato nella sola Italia ben 135 miliardi di euro, soprattutto grazie agli investimenti in startup che coniugano food e tecnologia. Tra i grandi esempi italiani possiamo citare Quomi ma anche MyCookingBox o Direttoo.

FoodForward: a Milano l’hub del FoodTech

Come anticipato, collateralmente a Seed&Chips è stata annunciata la nascita di FoodForward, un progetto dedicato al FoodTech che vuole trasformare Milano nell’hub dell’innovazione del settore Food. L’iniziativa, coordinata da Deloitte, vede una collaborazione tra i big del settore quali Amadori, Cereal Docks e Gruppo Finiper – i partner industriali che lavoreranno con le startup del settore per sviluppare i nuovi business del futuro – nonché i primari player dell’ecosistema dell’innovazione come Innogest, Digital Magics, Seeds&Chips e Federalimentare Giovani.
FoodForward è subito operativo: sino al 29 luglio, infatti, resta aperta la call per fare application al programma di accelerazione. Verranno selezionate fino a 7 startup che dall’inizio del programma avranno accesso a un investimento iniziale in equity di 150mila euro complessivi, e a un supporto in termini di servizi e di consulenza pari a un controvalore fino a 350mila euro. Inoltre, al termine del programma di accelerazione i partner del progetto hanno già confermato la volontà di effettuare ulteriori investimenti fino a 1milione di euro.
“FoodForward, nell’ambito della nostra strategia di crescita, rappresenta un’importante opportunità: il progetto, grazie alla collaborazione di Deloitte e in un contesto ideale come Seeds&Chips, unisce grandi player del food e importanti realtà dell’innovazione, che si confrontano sul futuro prossimo del settore. Industrie e start up uniscono le rispettive competenze e idee per ‘spingersi oltre’ e sviluppare insieme nuovi business.” – ha affermato durante la presentazione dell’iniziativa Gianluca Giovannetti, Direttore Centrale Innovazione e Servizi Business di Amadori.

Come funziona il programma di accelerazione di FoodForward

Una volta selezionate le startup, tra gennaio e maggio 2019 si svolgerà il programma di accelerazione della durata di 15 settimane, che prevede un intenso mix di: sviluppo e consolidamento dei progetti, formazione manageriale, sessioni di confronto con mentor ed esperti di settore e momenti di networking con imprenditori, manager e investitori provenienti sia dal network Deloitte che dall’ecosistema Foodtech.
Il focus del programma sarà stimolare collaborazioni tra corporate e startup al fine di portare innovazione all’interno delle aziende e sviluppare nuovi business tramite le sinergie tra startup innovative e industria.
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