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Fratelli d’Italia a pezzi, che succede nella roccaforte di Giorgia Meloni

Caos in Fratelli d’Italia, cosa sta succedendo nel partito di Giorgia Meloni. Giorgia Meloni è sempre circondata dalla sua famiglia, sia a casa, nella bottega, nella masseria o a Palazzo Chigi. La melonizzazione, come la definisce Ilario Lombardo sulla Stampa, è ormai completa. Sia nel governo che nel partito. Sua sorella Arianna è diventata il capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia. Questo ruolo di comando è nato a causa delle crescenti preoccupazioni della premier, che teme di perdere il controllo sulla sua creatura e ha scarsa fiducia in coloro che non fanno parte dei suoi più stretti fedelissimi. Seguendo la stessa logica, Meloni ha affidato il coordinamento della comunicazione tra governo, partito e Parlamento a Giovanbattista Fazzolari, il sottosegretario all’attuazione del programma, l’uomo in cui la leader ha una fiducia incondizionata.
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Giorgia Meloni

Giorgia non si fida: Caos Meloni in Fratelli d’Italia

Regna il caos in Fratelli d’Italia, chi l’avrebbe mai detto. In queste ultime ore di vacanza, mentre lascia la tenuta della Valle d’Itria in Puglia, Meloni non ha fornito indicazioni su questioni delicate. Niente considerazioni sull’esodo dei migranti. E nemmeno sulle accise che incidono sul costo elevato della benzina. Ha invece preferito concentrarsi sull’organizzazione interna di Fratelli d’Italia e ha cercato di porre un freno alle eccessive intemperanze dei suoi ministri. Gli avvenimenti delle ultime settimane tra il Parlamento e Palazzo Chigi l’hanno profondamente irritata.
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Per esempio, le interviste di Adolfo Urso sul prezzo dei carburanti. O la controversia riguardante il libro omofobo del generale Roberto Vannacci, che ha causato divisioni in FdI. La centralizzazione del controllo è diventata essenziale per la premier al fine di evitare errori, gaffe e contraddizioni. Che potrebbero creare l’immagine di una maggioranza in disordine. I sospetti si estendono anche all’interno di FdI, dove la scelta di affidare il partito alla sorella di Meloni, Arianna, è stata vista come un tentativo di frenare le ambizioni di Giovanni Donzelli, il coordinatore del partito, che sembrava stesse guadagnando troppa influenza tra i parlamentari.

Fonti interne al partito rivelano alla Stampa Donzelli stava espandendo troppo il suo potere tra i parlamentari. Meloni desiderava soffocare questa possibile corrente prima che potesse crescere ulteriormente. La nomina di Arianna Meloni è una mossa per contenere Donzelli, ma anche una specie di commissariamento. Non è passato inosservato che Donzelli, in un recente dibattito, abbia difeso Meloni contro le critiche dei Gabbiani, un gruppo interno del partito che richiede un congresso. Donzelli ha dichiarato che si tratta effettivamente di “un’ufficializzazione di un ruolo che Arianna svolgeva da tempo“. Ha anche sottolineato che non esistono correnti all’interno di FdI e che non ci sono piani per un congresso nel prossimo futuro, a meno che non emergano differenze politiche significative.

Per Fdi le tensioni interne sono una prova di maturità

Questa tensione interna rappresenta una novità per Fratelli d’Italia, una crisi di crescita e al tempo stesso una prova del nove. Il partito fondato da Meloni quasi 11 anni fa dovrà temprarsi al fuoco delle elezioni europee in arrivo tra dieci mesi. E le candidature rappresentano il principale capitale di potere della leader. Arianna era già una figura chiave all’interno del partito, in quanto gestisce le tessere dei membri e fa parte del consiglio della Fondazione An. L’ente detiene fondi e proprietà immobiliari. La relazione tra Giorgia e Arianna è stata una lunga militanza condivisa fin dal 1992, con Arianna più in vista politicamente e mediaticamente, e Giorgia più attiva dietro le quinte ma sempre vicina alla sorella.

La ristrutturazione di FdI coinvolge anche il rafforzamento di Fazzolari, una figura centrale del gruppo di consiglieri che circonda e consiglia la leader. Sia Francesco Filini, il neo-responsabile del programma, che Sara Kelany, responsabile dell’immigrazione, sono considerati molto vicini a Fazzolari. Il suo compito principale ora sarà consolidare la comunicazione all’interno del partito, un passo necessario per porre fine alle dichiarazioni e alle interviste caotiche dei ministri e dei deputati. La premier ha spiegato che Fazzolari avrà il compito di rafforzare l’organizzazione, definire meglio i ruoli e fornire linee guida quotidiane.

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