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Meloni telefona a Berlusconi dopo la visita a Zelensky: cosa si sono detti

Giorgia Meloni telefona a Silvio Berlusconi per cercare di ricucire i rapporti dopo le tensioni provocate dallo scontro a distanza tra il Cavaliere e il presidente ucraino Zelensky. La tensione tra i due alleati di governo non si sarebbe però sciolta del tutto, come riferiscono diversi organi di stampa. Il premier avrebbe fatto questa telefonata al leader di Forza Italia nel pomeriggio di ieri, proprio allo scopo di informarlo dell’esito della sua visita a Kiev. Una chiacchierata di cui non si conosce il contenuto, ad esclusione di una frase filtrata dalla bocca di Berlusconi: “Non è solo inviando le armi che risolviamo il conflitto”.
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Meloni Berlusconi telefonata Zelensky
Giorgia Meloni da Zelensky a Kiev

La telefonata della Meloni a Berlusconi

Giorgia Meloni non sarebbe dunque riuscita a siglare una pace definitiva con Berlusconi. La telefonata intercorsa tra i due alla fine è stata interlocutoria, anche se è servita a riavvicinare, anche se non di molto. le loro posizioni sull’Ucraina e su Zelensky. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. – queste le parole del Cavaliere che avevano acceso la miccia della polemica – Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.

Lo scontro tra Berlusconi a Zelensky

La replica di Zelensky era stata altrettanto dura. “Forse dovrei mandargli delle bottiglie di vodka come fa Putin. Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader hanno dato un mandato. – questa la sua risposta sprezzante durante la conferenza stampa a Kiev insieme a Giorgia Meloni – Io credo che la casa di Silvio Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili. Mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti. Non ha mai dovuto fare la valigia alle tre di notte per scappare o la moglie ha dovuto cercare da mangiare. E tutto questo grazie ‘all’amore fraterno’ della Russia”.

Offesa pronunciata durante un evento ufficiale che ha mandato su tutte le furie Berlusconi. L’ex premier in un primo momento ha pensato di replicare duramente. Ma poi, convinto dai suoi fedelissimi, ha deciso di lasciare perdere. Almeno per il momento. Ma, secondo alcuni retroscena pubblicati dal Corriere della Sera, il Cavaliere considera la battuta di Zelensky sulla vodka “una vera e propria offesa” nei suoi confronti. E poi, sulla sua casa bombardata aggiunge: “Io l’ho conosciuto eccome l’orrore della guerra, i bombardamenti. Ho dovuto lasciare la mia casa, ho sofferto la fame, subito la lontananza di mio padre. Questo signore non sa nulla di me”. Ora la telefonata con la Meloni lo avrebbe ammorbidito, anche se il premier ha aggiunto che Zelensky “avrebbe potuto dire cose più pesanti”. Riferimento ambiguo che lascia aperta la ferita dalle parti di Forza Italia.
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