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Italia sott’acqua: morti e dispersi. Danni senza precedenti

È drammatica la situazione maltempo in Emilia-Romagna. Sale il bilancio delle vittime: i morti sono al momento nove, conferma la Prefettura di Forlì-Cesena. Ma il bilancio potrebbe aggravarsi ancora. Sono stati ritrovati, dai sommozzatori dei carabinieri, i due corpi senza vita di un uomo e una donna, in via Padulli nel quartiere Cava a Forlì. Le due vittime sono tra i dispersi segnalati nelle scorse ore. Purtroppo, quindi. al momento sono otto le vittime accertate. Tra questi, un uomo a Forlì, uno a Cesenatico e uno a Cesena, di cui risulta dispersa la moglie.
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Inoltre, un uomo è morto, travolto da un ‘costone’ franato da una collina allentata dal maltempo, nel giardino della sua casa a Casale di Calisese, tra il Comune di Cesena e Montiano, nel Cesenate. Secondo quanto si apprende, l’uomo di mezza età si trovava fuori dall’abitazione insieme alla moglie quando, a metà mattinata, è stato colpito dallo smottamento. L’emergenza è tuttora nel pieno e la priorità è mettere in sicurezza tutta la popolazione coinvolta: è necessario seguire le indicazioni di autorità e sindaci, attivi già da ieri per evacuare le persone in pericolo. In crescita la stima degli evacuati, le operazioni sono in corso. Solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro completo di danni e conseguenze. E del numero di persone evacuate. >>>>>> Salvate due neonate
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Un uomo di 43 anni è morto, è la nona vittima, annegato a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, in conseguenza dell’emergenza maltempo in corso. Si tratta del proprietario di una ditta che stava tentando di installare una pompa sommersa per svuotare il piazzale, ma nel farlo è caduto nel pozzo e ha perso la vita. Sul posto, in via Castiglia, sono intervenuti intorno alle 13 i carabinieri, l’ambulanza e l’automedica. Ma non c’è stato nulla da fare. La notizia della morte è stata confermata alle 15.

maltempo Emilia Romagna Forlì

Maltempo in Emilia Romagna: situazione drammatica a Forlì

Il Centro operativo regionale è costantemente operativo nella sede della Protezione civile a Bologna, in contatto costante con il Dipartimento nazionale e il coordinamento con tutti i Corpi dello Stato. Presenti il presidente Stefano Bonaccini, la vicepresidente Irene Priolo, con delega alla Protezione civile. Anche qui, costante il contatto con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Nella notte nuovi impulsi di pioggia sulla fascia collinare e pedecollinare in estensione dai bacini romagnoli al Reno hanno determinato nuovi colmi di piena nelle sezioni montane e ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici sulle sezioni vallive. Per la mattinata di oggi le precipitazioni tenderanno a insistere sulle zone centrali dell’Emilia Romagna con progressiva attenuazione del maltempo nelle zone orientali.

In alcuni punti, come ad esempio in corrispondenza dell’idrometro di Sant’Agata, sul Santerno, non è stato possibile rilevare i livelli perché superiori a quelli misurabili dagli strumenti e ai massimi storici registrati. La situazione dei corsi d’acqua dell’Emilia Romagna è gravissima a causa del maltempo; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. 19 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna. Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione.

Situazione drammatica

Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto. Già nella giornata di ieri è stato chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l’Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco. Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili.

In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre anti sciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.
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