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L’esercito era stato avvisato della pubblicazione di Vannacci: parte l’inchiesta interna

Caso Vannacci, l’Esercito sapeva già tutto: avviata l’inchiesta interna. All’inizio di agosto, il generale, come riportato dal Fatto Quotidiano, informa il suo superiore sull’uscita de “Il Mondo al contrario”. In questo libro, Vannacci, nel frattempo “avvicendato” nei suoi incarichi di vertice dal ministero della Difesa, critica apertamente omosessuali, migranti, femministe ed ecologisti. Il generale di divisione Massimo Panizzi, suo superiore, gli chiede di visionare il libro per una possibile autorizzazione. Vannacci, però, avvisa che non c’è motivo di preoccuparsi in quanto il libro non tratta argomenti di carattere riservato o legati all’interesse militare o di servizio. Poi scoppia la grana, con il ministro della Difesa, Crosetto, che specifica l’immagine dell’Esercito può essere lesa e vertici dello stesso avviano un’inchiesta interna volta ad accertare proprio questo aspetto.
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Il generale Roberto Vannacci

L’Esercito sapeva già tutto: caso Vannacci, parte l’inchiesta interna

Ecco perché l’Esercito sapeva già tutto sul caso Vannacci. Parte l’inchiesta interna volta ad accertare l’eventuale lesione d’immagine dei militari. “Il provvedimento, di natura amministrativa, è stato adottato per tutelare sia l’Esercito sia il generale Vannacci, sovraesposto mediaticamente dalla vicenda legata al suo libro”, specifica una nota. Un altro funzionario dell’esercito, intanto, discute con Repubblica del fatto che “più passano i giorni e più viene fuori che in diversi tra i paracadutisti sapevano che Vannacci stava lavorando a un libro e che alcuni hanno anche collaborato con lui alla stesura di alcuni capitoli”.
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D’altronde, un semplice controllo su internet permette di trovare traccia di alcune presentazioni avvenute in luoghi istituzionali e militari o alla presenza di cariche dell’esercito italiano. Così come non è difficile riscontrare recensioni positive su Analisi Difesa, scritta dal direttore (ex consulente di Salvini). L’altra sul sito dei congedati della Folgore, a firma di un generale che era stato candidato per FdI.
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L’appoggio politico al generale Vannacci

Vannacci ha ricevuto sostegno politico da diverse parti, tra cui Donzelli, Sgarbi e Montaruli. Forza Nuova gli ha addirittura chiesto di candidarsi alle elezioni suppletive di Monza per il seggio rimasto vacante a seguito della morte di Silvio Berlusconi. Matteo Salvini gli ha fatto una telefonata “cordiale”. In serata, Vannacci ha anche riferito di essere stato contattato da “altri esponenti politici”. La Lega sembra potergli garantire una candidatura indipendente alle prossime elezioni europee, sostenuta dalla parte della destra che critica le attuali linee di governo, in particolare FdI, ritenuto troppo distante dalle aspirazioni anti-sistema del passato.

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