Bufera politica e mediatica su Lucia Annunziata dopo quanto accaduto durante l’ultima puntata di Mezz’ora in più. La conduttrice del programma domenicale pomeridiano di Rai 3 si è resa infatti protagonista di un deprecabile siparietto mentre intervistava il ministro della Famiglia Eugenia Roccella. Il dibattito che ha fatto letteralmente perdere le staffe alla giornalista è quello sulla maternità surrogata. O, come la definisce la Roccella, utero in affitto. Il ministro ribadisce il no del governo Meloni a questa pratica. Ma la Annunziata non ci sta, arrivando a zittire la sua ospite con una parolaccia. Immediata la richiesta di una sua rimozione da parte di Fratelli d’Italia. E ora ci si mette pure l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ad annunciare un esposto all’Agcom su quanto successo. La Annunziata rischia come minimo un richiamo formale.
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Ricorso all’Agcom contro Lucia Annunziata
“Questo si può fare senza necessariamente chiudere in Commissione politiche europee del Senato una legge per arrivare alla proibizione della trascrizione dei certificati di nascita esteri dei bambini già nati e vietare la maternità surrogata. Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi ca***”. Queste le testuali parole pronunciate da Lucia Annunziata in diretta su Rai 3. La conduttrice ha chiesto immediatamente scusa. Ma questo non ha bloccato il ricorso all’Agcom da parte dell’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi.
“In un programma di informazione della rete pubblica, dove sono presenti ospiti istituzionali e rappresentanti di governo e parlamento, non è tollerabile l’utilizzo di linguaggi scurrili. – spiega l’associazione all’Adnkronos – I termini utilizzati da Lucia Annunziata nel suo sfogo sono forse più adatti a trasmissioni trash come il Grande Fratello, e oltre ad essere inopportuni potrebbero rappresentare una violazione delle norme che regolano il servizio pubblico radiotelevisivo”.
Bufera sulla conduttrice Rai
Per questo motivo l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ha deciso di presentare una segnalazione all’Agcom, chiedendo all’Autorità di aprire una indagine sull’episodio “e verificare se l’utilizzo di parolacce durante un programma di informazione Rai possa rappresentare una violazione della normativa in materia”. Inoltre, l’associazione avrebbe chiesto ai componenti del Consiglio di amministrazione di viale Mazzini un “incontro urgente” anche per denunciare i “gravi casi di Sanremo”.
“È davvero inaccettabile quanto avvenuto ieri. – questa invece la nota degli esponenti di FdI in Vigilanza Rai – La conduttrice Lucia Annunziata ha più volte interrotto il ministro Eugenia Roccella impedendole di parlare, fino a scivolare nella volgarità. Che senso ha invitare un esponente politico, peraltro ministro, ad un’intervista e poi impedirgli di parlare perché non si condividono le sue tesi? Faziosità e ideologia si pongono agli antipodi rispetto al servizio pubblico. È arrivato il momento di cambiare pagina, il rispetto dei contribuenti che pagano il canone Rai non può più venire meno”.
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