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New Tech: Obserbot, il nuovo software di Enea

É stato presentato con grande clamore all’inizio del mese di febbraio e siamo sicuri che rivoluzionerà il settore dei biga data: si tratta del software Obserbot, un programma specifico che che permetterà l’acquisizione e l’elaborazione di tutte quelle informazioni che circolano nella rete sui danni subiti dalle infrastrutture critiche, causate ad esempio da guasti meccanici, eventi naturali oppure attentati terroristici.

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Obserbot: Observer e Robot

Enea presenta Obserbot proprio dall’unione delle parole Observer e Robot.

“Si tratta di un software in grado di osservare in maniera totalmente automatizzata la rete grazie alla potenza della nostra infrastruttura di calcolo ENEAGRID/CRESCO e alla rete nazionale a banda ultralarga GARR”. A spiegarlo è Vittorio Rosato, responsabile del Laboratorio ENEA di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche.
“Tra le novità esiste la possibilità di acquisire i dati anche da social network, agenzie di stampa e blog. L’analisi di queste informazioni è molto delicata perché queste fonti richiedono una verifica approfondita del contenuto ma restituiscono una conoscenza diretta dello stato delle infrastrutture grazie alle informazioni messe in rete dagli utenti stessi, il cosiddetto fenomeno del crowdsourcing. In questo modo inauguriamo anche un nuovo modo di ascoltare i cittadini e di renderli proattivi nel favorire la sicurezza e la protezione della collettività e dei servizi essenziali”.

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La rete nella tecnologia

Enea è l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Grazie ad un team alla continua ricerca di soluzioni per migliorare la relazione tra cittadini e i possibili problemi delle infrastrutture. Così la nascita della piattaforma, capace di aggiornarsi e arricchirsi automaticamente e in maniera straordinariamente efficiente ha fatto sì che le informazioni preziose dei cittadini su incidenti e blackout servissero alle infrastrutture critiche per essere elaborate. Il software è infatti in grado si selezionare e classificare i dati secondo criteri molto precisi, grazie alla collaborazione con il centro di ricerca olandese TNO. Tutto ciò va in base all’evento e all’infrastruttura che ha subito danni. Inoltre si controllano anche i dati relativi al paese nel quale è avvenuto il danno, alla tempistica e alle conseguenze.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che sfrutta il web in maniera intelligente.

La collaborazione con la Boston University

“Grazie ad Obserbot ora siamo in grado di individuare gli influencer, ossia quelle persone che più di altre contribuiscono alla formazione delle opinioni e degli interessi generali, e di misurare la tendenza dei navigatori virtuali ad essere influenzati. Un elemento rilevante per questi studi, sviluppati in collaborazione con la Boston University, è stato il concetto di “temperatura della lingua” basato sulla frequenza di ripetizione delle parole nei testi, che consente di avvicinare l’analisi automatica di un messaggio a criteri più “umani” nel processo di individuazione delle informazioni d’interesse”. Le parole sono del ricercatore ENEA Gregorio D’Agostino, team leader dello sviluppo del software, volendo dimostrare quanto accedere alle informazioni della rete sia un successo che può aiutare notevolmente anche la ricerca scientifica.