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Occupazione settore tecnologico: la diversità come chiave di sviluppo

Viste le recenti campagne a favore dell’uguaglianza femminile nei settori sociali, professionali e culturali non siamo stupiti se il dibattito continua a crescere incessantemente. Le donne hanno dovuto combattere con le unghie e con i denti per affermare i propri diritti e ciò vale anche in un abito considerato prettamente maschile come quello tecnologico. Che contiene in sé un paradosso perché è sempre più affamato di ruolo specialistici, ma non prende in seria considerazione il talento di genere.

Si stima che entro il 2019 serviranno circa 2 milioni di ruoli in più nel solo settore della sicurezza informatica. Si tratta di un’industria estremamente competitiva e in rapida evoluzione, per questo affrontare la diversità prendendo in considerazione il reclutamento di diversi generi potrebbe essere una vera sfida per le risorse umane, responsabili delle assunzioni. 

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I dati del Pew Research Center

Se esiste la volontà di risolvere la crisi del talento tecnologico, è necessario cambiare il modo in cui si assume, in quanto restare ancorati alle vecchie impostazioni priva le aziende di creatività e ingegno che rappresenta il cuore pulsante dell’innovazione tecnologica.

Il fatto stesso di arrivare a costruire un team aziendale diversificato e multigenere è considerato un’opzione vincente sotto tutti i punti di vista, dalla competenza al business.

Ma i numeri sulla diversità, almeno finora, sono andati in un’altra direzione e il cambiamento è difficile da concretizzare.

Un rapporto edito negli Stati Uniti, rilasciato dal Pew Research Center (uno studio americano che conduce sondaggi di opinione pubblica, ricerche demografiche, analisi dei contenuti multimediali e altre ricerche empiriche di scienze sociali) dimostra che il numero di professione legati all’informatica è cresciuto del 338% in America, quando circa il 32% era occupato da donne, e solo un quarto dei nuovi ruoli è oggi affidato a figure femminili. Se poi prendiamo in considerazione le altre comunità sottorappresentate come ad esempio le persone di colore vediamo che il divario è ancora più evidente in quanto gli afroamericani rappresentano il 9% e il lavoratori sudamericani solo il 7%.

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imprese-donne-rischi-ed-ostacoliI vantaggi della diversità

Cosa significano questi numeri? Rimandano ad una realtà incoerente, in quanto l’industria tecnologica non riflette il talento della diversità delle comunità che fanno parte della nostra società.

Il problema è che se non cambiamo atteggiamento, il settore non potrà beneficiare delle diverse doti e genialità che caratterizzano le menti differenti per cultura, genere, razza o religione. I risultati del Pew Research Center dimostrano infatti che la diversità sociale accresce la creatività e il talento, portando ad un migliore processo decisionale, alla risoluzione dei problemi, all’innovazione che rappresentano tutte delle caratteristiche fondamentali per il successo del settore tecnologico.

Le soluzioni sono quelle di ripensare il curriculum e di capire come la diversità può costituire un valore aggiunto, interrogandoci sui nostri pregiudizi e vincendo le chiusure mentali che contraddistinguono il nostro modo di fare, soprattutto nell’ambito delle risorse umane.

Maggiori responsabilità significano maggiori opportunità e maggiori guadagni. Per cambiare l’industria tecnologica occorre guadare avanti e includere la diversità come valore complementare

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