Il protagonista di questa drammatica vicenda si chiama Giorgio Cuffaro. L’uomo di professione fa il pediatra e, per puro caso, si è trovato a dover soccorrere un bimbo vittima di un incidente stradale nel giorno di Pasqua. Nonostante i suoi sforzi compiuti per rianimarlo però, il piccolo di appena due anni è morto qualche settimana dopo in ospedale a causa di gravi complicazioni. Ora il pediatra, disperato, gli scrive sui social una drammatica lettera aperta.
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La lettera del pediatra al bimbo morto
“No, non sono stato un eroe. – comincia così la lettera aperta del pediatra al bimbo morto – Ho solo fatto, nel miglior modo possibile, il mio dovere, di medico e cittadino. Perché sì, ogni cittadino è tenuto a soccorrere. E ogni cittadino dovrebbe, a mio avviso, sapere esattamente cosa fare in situazioni simili, indipendentemente”.
“Non ho perso un attimo, sai? – il pediatra racconta nella lettera quei momenti vissuti accanto al bimbo ora morto – Quando ho capito che non respiravi e il tuo cuore non batteva, ti ho preso in braccio, messo in sicurezza, valutato rapidamente e iniziato a massaggiare e ventilare senza perdere un istante, come da linee guida. Il tuo papà mi ha detto che erano passati solo pochi secondi dall’incidente. Che fortuna!, ho pensato. Ero fiducioso. Il tuo volto, dopo pochi istanti, è tornato roseo, a dirmi che stavamo andando bene, e non mi sono perso d’animo. E tu ci hai messo del tuo, quando il tuo cuoricino ha ripreso a battere regolarmente, con forza”, racconta commosso il medico.