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Superbonus 110%, arriva la proroga: ecco come avere ancora lo conto in fattura

Buone notizie sul fronte del Superbonus per i proprietari delle villette che devono completare le spese per i lavori di ristrutturazione. Per loro la data da segnare sul calendario è il 30 settembre. Dopo aver registrato il parere favorevole del governo su una deroga fino al 30 giugno, ora si lavora a un’ulteriore proroga. E’ proprio il 30 settembre infatti la nuova scadenza a cui sta pensando il governo per beneficiare del Superbonus 110%, con una proroga dunque non più di tre mesi, come era stato ipotizzato nei giorni scorsi, ma di sei. L’obiettivo dell’esecutivo è scongiurare il blocco dei lavori in corso perché il termine per effettuare le spese scade tra nove giorni, il 31 marzo. Attenzione però, perché la nuova proroga riguarderà però solo le villette. Inoltre allo studio sembrerebbe esserci anche una mini-sanatoria sui crediti che permetterebbe di regolarizzare alcune situazioni.


Ancora Superbonus per i proprietari delle villette
Dal governo è arrivato l’ok per chi deve completare i lavori fino al 30 giugno 2023 e accedere ancora al Superbonus 110%. Come anticipato in precedenza però, la proroga riguarderà solo le villette e ora la maggioranza sarebbe al lavoro per una possibile ulteriore proroga fino al 30 settembre 2023. Dunque per le unifamiliari che entro il 30 settembre scorso avevano effettuato almeno il 30% dei lavori, potranno concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110%. Inoltre sono stati salvati dallo stop alle cessioni e allo sconto in fattura scattato il 16 febbraio le Onlus, le case popolari (Iacp), gli interventi con il sismabonus ma solo nelle aree del cratere e anche i lavori per le barriere architettoniche.
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La mini-sanatoria sui crediti
In commissione Finanze alla Camera è stato depositato l’emendamento che mette in salvo le cessioni dei crediti 2022, oltre alle code dei lavori avviati nel biennio precedente. La proposta di modifica, al netto di potenziali correttivi tecnici, consentirebbe di comunicare all’Agenzia delle entrate la cessione del credito al sistema bancario prima della relativa accettazione da parte della banca indicata. In questo modo si eviterebbe la scadenza del 31 marzo precedentemente fissata per l’invio degli accordi di cessione con le banche all’Agenzia, pena la decadenza del beneficio fiscale. L’emendamento prevede, peraltro, anche la possibilità che la banca rifiuti l’acquisizione del credito da parte del contribuente.


Il decreto superbonus si prepara ad affrontare il voto il commissione, che parte domattina e dovrebbe concludersi giovedì sera (ma non si esclude che si possa andare a venerdì – il testo è atteso in Aula da lunedì), con alcuni tasselli già sistemati. Un’ultima riunione di maggioranza seguita dai contatti con il governo e le opposizioni ha permesso al relatore, Andrea de Bertoldi (FdI), di esprimere ottimismo e soddisfazione per l’accordo raggiunto su alcuni temi, sui quali si va verso una “soluzione condivisa”.


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