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Protesta contro i Bitcoin a Manhattan, ma si tratta di una bufala

Il mondo è spaccato in due: da una parte ci sono i sostenitori dei bitcoin, quelli che si dichiarano entusiasti dell’innovazione tecnologica e fremono all’idea che una moneta digitale possa soppiantare quelle tradizionali, portando l’intera economia a gestire transazioni esclusivamente virtuali. Dall’altra ci sono invece coloro che temono i bitcoin e l’intero mondo delle monete virtuali, che ne attaccano la deregolamentazione, le enormi oscillazioni di valore e la mancanza di diffusione a livello globale. Tra questi ultimi ci sono i banchieri, che pochi giorni fa hanno tenuto una manifestazione al centro esatto della vita finanziaria, in quella Manhattan che rappresenta il cuore del mondo economico e dove si è svolta la Consensus Blockchain Conference 2018, la conferenza mondiale sulle criptovalute.

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La falsa protesta

La protesta ha coinvolto più 8.500 persone provenienti da numerosi paesi, e come nelle previsioni ha ricevuto moltissima attenzione mediatica. Non per il tema in sé! Il fatto è che si tratta di una bufala. Proprio così, perché per quanto il mondo sia pieno di scettici sulle criptovalute, l’intera manifestazione è in realtà stata organizzata dalla società di mining Bitcoin – Genesis Mining.

Gli striscioni erano esilaranti e a dir poco convincenti: molti recitavano “Il Bitcoin se ne deve andare!”, altri prendevano di mira le azioni altalenanti giocate in borsa dalla nota moneta digitale.

Tutto è stato orchestrato perfettamente, tant’è che all’inizio la stampa ci era quasi cascata. D’altronde per un evento così, la notizia c’era eccome, e la manifestazione d’intenti si è potuta leggere nero su bianco sui siti web BankerAgainstBitcoin.com e BankersAgainstBitcoin.org: Questo scherzo sarà la realtà in un futuro molto prossimo. La finta protesta è rappresentativa di ciò che accadrà a quelle industrie e aziende che non riescono a capire i tempi sono cambiati”.

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bitcoin-oro-islamCommenti alla protesta

Jamie Dimon, il CEO di JP Morgan Chase, ha dichiarato la propria opinione spassionata in merito al manifesto pubblicato “La Silicon Valley sta per mangiare il nostro pranzo“ affermando che: “I Bitcoin arriveranno molto più in là del tuo pranzo se non riuscirai adattarti al nuovo mondo in cui viviamo”.

La parola d’ordine è quella di aggiornarsi. Si guarda alle monete digitali come ad un futuro oramai imminente, e non ad un’alternativa al denaro tradizionale. E chi non vorrà adeguarsi pagherà cara la sua reticenza.

Mark Streng, CEO di Genesis-Mining, la stessa organizzazione che ha indetto la “falsa protesta” ha dichiarato che l’epoca del monopolio è finita, e che la mancanza di concorrenza termina proprio grazie all’entrata in scena dei Bitcoin nel mondo finanziario. Dunque la falsa protesta era solo l’ennesimo escamotage per convertire fino all’ultimo diffidente più reticente. 

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