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Smart working, arriva la nuova proroga: ecco cosa cambia e chi riguarda

Arrivano importanti novità sul fronte del lavoro da casa. Con la pubblicazione in Gazzetta del decreto Milleproroghe, è stata infatti prevista per lo smart working una nuova proroga dedicata a determinate categorie di lavoratori, mentre rientra nella normativa standard per tutti gli altri. Dunque secondo il decreto, alcune categorie di lavoratori potranno proseguire fino a fine giugno il telelavoro da casa. Il decreto Milleproroghe prevede un prolungamento del regime straordinario di lavoro agile senza accordo scritto tra datore e dipendente. In sostanza, è il proseguo di quella formula che si era trovata durante la pandemia di Covid e che, ormai, riguarda pochissimi lavoratori rispetto al passato.

Smart working, la nuova proroga: ecco a chi è rivolto
La nuova proroga però riguarda solo determinate categorie di lavoratori, mentre è prevista la normativa standard per tutti gli altri. Lo smart working senza accordo aziendale è satto prorogato fino al 30 giugno per due categorie di lavoratori: i fragili e coloro che hanno figli sotto ai 14 anni. Ma ci sono delle precisazioni da fare: se per i fragili lo smart working senza accordo è stato sempre prorogato di anno in anno, per i genitori con figli under 14 era stato cancellato. Con il decreto Milleproroghe invece è stato reintrodotto questo diritto dal 28 febbraio al 30 giugno 2023.
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I lavoratori fragili
Attenzione. Per essere considerati lavoratori fragili bisogna soddisfare determinati requisiti. Dunque coloro che, dietro certificazione medica, risultano affetti da patologie gravi potranno quindi mantenere l’opzione del 100% di lavoro agile per ulteriori tre mesi. Per fragili si intendono quei lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali in cui si attesta “una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita”.
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Smart working solo nel privato per i genitori di under 14
Oltre ai fragili, anche i genitori di figli al di sotto dei 14 anni potranno proseguire il lavoro agile, ma solo se lo svolgimento della mansione da remoto è compatibile con l’attività dell’azienda e se in famiglia non c’è un altro genitore beneficiario di sostegno al reddito per sospensione o cessazione del lavoro o non lavoratore. Questo diritto però vale solo per i dipendenti del settore privato, mentre il decreto Milleproroghe ha confermato invece lo stop per i dipendenti pubblici.




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