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Italia, condannato per stupro evade: allarme e panico

stupratore evaso arresti domiciliari

In tutta Italia si è aperta la caccia all’uomo alla ricerca di Federico Marcelli. Si tratta di un ex ristoratore 49enne di Pesaro, condannato per due stupri, che è evaso dagli arresti domiciliari. Lo stupratore è riuscito a dileguarsi nel nulla nonostante indossasse il braccialetto elettronico. E adesso si diffonde il panico tra le sue vittime che hanno paura che l’uomo possa andare a cercarle per vendetta.
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Stupratore evaso dagli arresti domiciliari tutti i particolari

Federico Marcelli dal febbraio del 2022 si trovava agli arresti domiciliari presso l’abitazione della madre. Lo stupratore appena evaso aveva ricevuto due condanne, poi confermate in appello: la prima a sei anni di reclusione e la seconda a quattro anni e quattro mesi. Le violenze sessuali di cui è stato riconosciuto colpevole si sono verificate tra il 2020 e il 2021 ai danni di due sue ex compagne, una delle quali è anche la madre di suo figlio.

Marcelli si trovava agli arresti domiciliari dopo la decisione della Corte di appello, seguita alla richiesta dei suoi legali, in attesa del pronunciamento definitivo della Cassazione. Lo stupratore è però sparito nella serata del 15 novembre. I carabinieri stanno indagando anche per verificare se qualcuno possa averlo aiutato nella fuga.

Come appena accennato, le sue due vittime sono terrorizzate perché temono che l’uomo possa andare a cercarle. Federico Marcelli, infatti, le aveva già minacciate in passato con frasi del tipo: “Se parli ti uccido. Ti sotterro e non faccio ritrovare il cadavere. Ti seppellisco viva. Ho fatto il volontario in Somalia, ho ucciso dei bambini e posso uccidere anche te”. La donna che ha avuto un figlio con lui, che vive attualmente in una residenza protetta, ha paura che il suo stupratore possa tentare di rapire il figlio, visto che già in passato avrebbe provato più volte ad incontrarlo. Gli inquirenti al momento escludono l’ipotesi che possa tentare il suicidio e propendono invece proprio per il tentativo di vendetta.
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