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Temu spopola ma scatta l’allarme : cosa si nasconde dietro l’app cinese di shopping

Gli amanti dello shopping online conoscono sicuramente già bene il nome Temu, mercato online gestito da una società di e-commerce cinese che sta rivoluzionando il mondo degli acquisti. Un sito per certi versi simili ad altri già visti in passato, che offrono un enorme assortimento di merci a dei prezzi molto convenienti, e che però sta di fatto rivoluzionando le regole del gioco, con costi accessibili davvero a tutti. Dietro questa apparente garanzia di risparmio assoluto, però, potrebbe nascondersi un pericolo da non sottovalutare: a denunciarlo è stato Grizzly Research, società di analisi del mercato azionario di New York. (Continua a leggere dopo la foto)
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temu app allarme

Secondo un’analisi di Grizzly Research, riportata anche dal Tempo, la piattaforma made in China sarebbe infatti uno spyware aggressivo pronto a spiare ogni utente. PDD Holdings, con sede a Shanghai, è la società proprietaria di Temu. La piattaforma, che ha riscontrato un successo senza eguali, è stata attivata per la prima volta negli Stati Uniti nel settembre 2022, per poi attirare qualche mese più tardi anche altri mercati occidentali, Italia compresa. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gli Stati Uniti hanno però lanciato l’allarme: “Crediamo che la PDD sia un’azienda fraudolenta in via di estinzione e che la sua app per lo shopping Temu sia uno spyware abilmente nascosto che rappresenta un’urgente minaccia alla sicurezza per gli interessi nazionali degli Stati Uniti” hanno scritto gli analisti in un paper. (Continua a leggere dopo la foto)

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Nel dettaglio, lo spyware è un software che ruba i dati degli utenti senza il loro consenso e li rivende altrove: “Si stima che Temu stia perdendo $ 30 per ordine. La spesa pubblicitaria e i costi di spedizione (1-2 settimane dalla Cina, consegna rapida negli Stati Uniti) sono astronomici. Ti viene da chiederti come questa attività potrebbe mai essere redditizia. La risposta è implicita: Temu recupera i costi vendendo i dati rubati ai clienti”. Gli esperti hanno quindi consigliato di non scaricare l’app, onde evitare rischi.

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