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Uber: licenza di prova per lavorare a Londra

Uber il servizio di noleggio di auto con autista diffuso in molte grandi città del mondo ha ottenuto una nuova licenza per operare a Londra. A settembre del 2017 l’autorità londinese dei trasporti, Transport for London (Tfl) non aveva rinnovato la licenza all’azienda californiana, a causa soprattutto della mancanza di trasparenza dimostrata nel rendere pubblici i comportamenti poco consoni di alcuni autisti, tant’è che le motivazioni dell’autorità richiamavano Uber ad assumersi le proprie responsabilità, evidenziando la necessità di maggiori sicurezze per i clienti.

Uber aveva presentato ricorso e ha continuato ad operare fino ad oggi in attesa della decisione del giudice, che ha concesso una nuova licenza “di prova” che avrà una durata di soli 15 mesi contro i quattro anni delle normali licenze per servizi di taxi nella città. Una licenza per un periodo di prova durante il quale Uber dovrà collaborare con i regolatori ai quali spetterà il compito di riferire al tribunale dei miglioramenti fatti e, come stabilito durante il procedimento, oltre a cambiare i vertici della propria succursale londinese, Uber dovrà nominare una commissione super-partes che ne monitorerà il comportamento.

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Il ritorno di Uber

Uber ha ammesso in tribunale problemi di sicurezza con il suo programma, ha offerto modifiche e ora ha ottenuto una licenza per riprendere le operazioni. Il direttore generale di Uber nel Regno Unito, Tom Elvidge, ha dichiarato in un messaggio di posta elettronica: “Siamo soddisfatti della decisione odierna. Continueremo a lavorare con TfL per rispondere alle loro preoccupazioni e guadagnare la loro fiducia, fornendo al contempo il miglior servizio possibile ai nostri clienti. ”

In cambio, Uber ha dovuto acconsentire a cambiare molte cose. Dovrà completamente cambiare i responsabili della società a Londra e nominare una commissione indipendente che si occupi di monitorare le sue attività in città; ha accettato di imporre limiti più severi ai suoi autisti per evitare che guidino quando sono stanchi e di condividere con le autorità municipali i dati sugli spostamenti delle sue auto.

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Anche il capitolo autisti è tra gli osservati speciali del tribunale: i turni andranno rispettati in modo più ferreo e i dati dei percorsi fatti devono essere condivisi con il Tfl. Già a fine 2017 le autorità londinesi avevano bacchettato Uber, non troppo incline a rispettare gli orari di riposo dei propri driver, che chiedevano anche il diritto alle ferie e un salario minimoUber è stato messo in libertà vigilata – la licenza di 15 mesi ha una serie di condizioni che TfL controllerà e farà rispettare.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan aveva sostenuto la decisione del TfL di ritirare la licenza di Uber. Ma il sindaco ha riconosciuto martedì che le condizioni per il ritorno ufficiale di Uber “ripeteranno il modo in cui opera non solo a Londra ma in tutto il mondo”. 15 mesi fondamentali per stabilire il futuro di Uber nel Regno Unito, un mercato strategico che, da solo, rappresenta il 5% del bacino mondiale dei clienti di Uber. Uber sarà in grado di continuare a operare a Londra? Il futuro della ditta si discuterà molto in questi 15 mesi.

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