L’ennesimo blitz di Ultima Generazione, stavolta nella romana Fontana di Trevi, manda letteralmente in manicomio la politica. Da una parte quasi tutti i leader politici condannano le azioni di protesta a base di vernice lavabile da parte degli attivisti ambientalisti. Dall’altra, però, non fanno nulla per impedirglielo. Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri del Pd, stavolta è furioso e si mette a snocciolare i dati sul costo materiale che avrà la ripulitura di una delle più importanti opere d’arte italiane. E il ministro Roberto Calderoli lancia una proposta provocatoria.
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Blitz di Ultima Generazione: la stima dei danni alla Fontana di Trevi
“Fortunatamente la prima stima è che non dovrebbero esserci danni permanenti perché la vernice nera si è depositata tutto attorno al materiale di impermeabilizzazione, non sul marmo, e dovrebbe essere possibile rimuoverla senza danni permanenti. Il rischio è quando va sul marmo che è poroso”, prova a rassicurare intanto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in merito alle condizioni della Fontana di Trevi.
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Poi il primo cittadino della Capitale si rivolge contro gli attivisti di Ultima Generazione dicendo “basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Oggi imbrattata la Fontana di Trevi. Costoso e complesso il ripristino. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti”. Secondo quanto riporta Il Giornale, lo stesso Gualtieri avrebbe quantificato il costo del blitz in 300mila litri d’acqua. Per ripulire la fontana, insomma, servirà l’equivalente di seimila lavatrici con un carico da otto chili. È come consumare l’acqua di duemila docce da dieci minuti l’una.