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Un nuovo caso Enea, donna lascia neonata all’ospedale Buzzi di Milano in anonimato

Neonato abbandonato Milano Ospedale Buzzi

Una donna ha lasciato la sua neonata all’ospedale Buzzi di Milano, noto come l’ospedale dei bambini, in anonimato questa mattina. La donna, di nazionalità italiana e senza fissa dimora, è arrivata intorno alle 11:30 e ha chiesto di allontanarsi senza fornire alcuna informazione sulla propria identità. Il caso è stato segnalato ai carabinieri e la procura è stata informata.
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Si tratta di un altro caso di parto anonimo a Milano, dopo quello del piccolo Enea, lasciato dalla madre nella Culla per la Vita presso l’ospedale Mangiagalli. Secondo quanto si è appreso, la donna avrebbe partorito un’ora prima in un capannone senza l’aiuto di nessun altro, e successivamente si è recata alla struttura sanitaria a nord della città chiedendo di lasciare la neonata e di allontanarsi. La donna non ha voluto parlare con il personale medico, né essere visitata o identificata in alcun modo.

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La neonata si trova in buone condizioni di salute, anche se leggermente ipotermica. Sembra che la madre abbia gestito tutto da sola. Attualmente sono in corso esami per verificare le sue condizioni di salute. La neonata pesa circa tre chili ed è di carnagione chiara.

Il professor Gian Vincenzo Zuccotti, primario di Pediatria e preside della Facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano, ha dichiarato: “Non è la prima volta che abbiamo casi di bambini lasciati dalle madri che non li riconoscono. Non vorrei aggiungere molto altro alle mie considerazioni. È già stato detto abbastanza sul caso del piccolo Enea e non credo che al momento sia necessario fornire ulteriori informazioni”.

Questa vicenda evidenzia il problema dei parti anonimi e dell’abbandono neonatale, che può verificarsi anche in Italia. Si tratta di situazioni complesse che richiedono attenzione e sensibilità da parte degli operatori sanitari, al fine di garantire la salute e il benessere dei neonati abbandonati, e di individuare soluzioni adeguate per la madre che si trova in difficoltà.