Vai al contenuto

Violenza di gruppo su due sorelline, arrestati i familiari, particolari agghiaccianti: “Mamma mi faceva prendere la pillola”

Una storia terribile arriva dalla Sicilia. Tre uomini e una donna sono stati infatti arrestati dai carabinieri di Monreale, vicino Palermo, con le accuse gravissime di violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali. Con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di 10 anni. Le loro vittime sono due sorelle, che oggi hanno rispettivamente 13 e 20 anni.
Leggi anche: Arrestato a Venezia l’attore Gabriel Guevara, ricercato per violenza sessuale
Leggi anche: Roma, scippa un’anziana al Quarticciolo, ma viene pestato dai residenti: il video

Palermo violenza sessuale sorelle

Violenza sessuale su due sorelle a Palermo: arrestati i familiari

Le violenze sulle due sorelle sarebbero state commesse secondo l’accusa della procura palermitana dal padre, dal nonno e dallo zio. La madre invece sarebbe stata al corrente della violenza sessuale. Ma non avrebbe mai fatto nulla per fermare quell’orrore. Una nota del comando provinciale dei carabinieri di Palermo spiega che l’inchiesta ha fatto emergere “reiterati episodi di violenza sessuale che sarebbero stati commessi tra il 2011 e il 2023”.

Gli inquirenti di Palermo hanno anche scoperto che la mamma delle due sorelle vittime di violenza sessuale da parte dei familiari avrebbe tollerato e agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei parenti. Un giorno però una delle due ragazza ha avuto il coraggio di confidarsi con una sua insegnante che ha avvertito subito i carabinieri. Il racconto di anni di abusi è terribile.

“Cosa succede? Come posso aiutarti?”, ha chiesto l’insegnante ad una delle due sorelle che era sempre triste. “Accadono cose troppo brutte in famiglia, cose che non si possono ripetere. – ha iniziato a sfogarsi a quel punto la giovane – Cose troppe brutte con mio nonno e mio zio. Cose accadute da quando avevo nove anni. Una volta mia madre mi ha fatto anche prendere la pillola del giorno dopo”. Questa invece la testimonianza della professoressa ai carabinieri: “Un giorno la giovane aveva disegnato degli organi genitali maschili sulla lavagna. E in classe eravamo rimasti tutti sorpresi da quel comportamento”.
Leggi anche: Violenza sessuale, la frase shock del compagno di Meloni