Giletti e le foto con Berlusconi e i mafiosi. Il conduttore Massimo Giletti non accetta la chiusura di “Non è L’Arena”. E ai giornalisti nell’ultima riunione di redazione lo dice chiaro e tondo: “Chiediamoci perché ci hanno chiuso. Stavamo preparando tre puntate importanti, delicatissime. Deflagranti. E siamo stati fermati”. Le tre puntate riguardavano la strage di via d’Amelio, Marcello dell’Utri e l’ex sottosegretario di Forza Italia, Antonio D’Alì, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. La Stampa racconta l’ultima riunione a La7 e dice anche che sfuma il ritorno del conduttore in Rai. Proprio a causa del defenestramento da parte di Urbano Cairo: “E dopo tutto questo, col cavolo che ce lo riprendiamo”. L’editore di La7 però smentisce censure. Mentre i dirigenti di viale Mazzini dicono che non ci sono stati incontri e abboccamenti.
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Giletti contro la chiusura di Non è L’Arena e quelle foto con Berlusconi
Il giornalista Massimo Giletti ha raccontato ai pm di Firenze di una foto che potrebbe mettere insieme la mafia e la politica italiana. Questa foto è stata mostrata a Giletti da Salvatore Baiardo. Costui è un riciclatore e favoreggiatore dei boss mafiosi Graviano e ha realizzato un’intervista per la trasmissione televisiva “Non è l’Arena” su La7 nell’estate del 2022. La foto ritrae tre persone sedute a un tavolino, prima delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Le persone identificate da Baiardo sono Silvio Berlusconi, il boss Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri, Francesco Delfino. Secondo Giletti, Baiardo avrebbe mostrato la foto per dimostrare la sua attendibilità e per cercare di ottenere denaro in cambio di informazioni compromettenti sulla presunta relazione tra Berlusconi e Graviano.
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