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Mining di criptovalute: Gondo, la miniera delle criptomonete

La società Alpine Mining ha scelto Gondo, un piccolo paesino che si trova sul confine tra Svizzera e Italia, per aprire una “miniera” di criptovalute. È stata la straordinaria crescita delle valute digitali a convincere un team di giovani ricercatori elvetici, appassionati della tecnologia resa famosa dalla criptovaluta Bitcoin, ad aprire in questo anonimo villaggio la propria sede di sviluppo di una tecnologia così all’avanguardia necessaria per produrre le nuove monete virtuali.

Oggi possiamo contare più di 1000 criptomonete differenti in circolazione e il loro numero tende al rialzo. Anche se molte di esse hanno probabilmente vita breve, questi appassionati sono convinti che alcune potranno vincere questa nuova battaglia finanziaria e rivoluzionare il mondo dell’economia mondiale.

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Non più oro scavato nella roccia, ma elaborando algoritmi

Oggi Gondo sembra aver ritrovato un nuovo filone d’oro, che non si trova scavando nella roccia, bensì in uno spazio virtuale, quello della Rete, attraverso il calcolo di sofisticati algoritmi elettronici elaborati da potenti computer. Da qualche mese, nel paesino svizzero si è stabilita la società Alpine Mining, fondata circa tre anni fa da Ludovic Thomas e Christophe Lillo, due svizzeri 26enni del comune di Saxon, nel Cantone Vallese, il cui business si basa sulle operazioni di “mining” di criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. Il denaro virtuale viene “estratto” nei locali dell’azienda, dove schede grafiche di ultima generazione in batteria compiono i calcoli necessari a creare i “blocchi” di dati che sono alla base delle monete elettroniche. 

Inizialmente, la sede della società era in un garage di biciclette della cittadina d’origine dei due giovani, ma il rumore dei loro macchinari disturbava il vicinato, con alcune persone che addirittura arrivarono a lanciare pomodori contro la porta della “miniera”. Di qui la decisione di trasferirsi nella ben più isolata e tranquilla Gondo, fondando con un capitale sociale di 100mila franchi (circa 90mila euro) la Alpine Mining: “Abbiamo iniziato con 20mila franchi – hanno spiegato i due ragazzi al quotidiano “Il Sole 24 Ore” – e abbiamo reinvestito i guadagni, pari a circa un milione di franchi, nella società. Quest’anno ci aspettiamo di rientrare dell’investimento con il fatturato”.

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gondo-mining-bitcoinGondo, piccola frazione svizzera

Gondo, piccola frazione svizzera di meno di cento abitanti, si trova nel distretto di Briga, incuneata nella valle di Zwischbergen, lungo la strada del Sempione al confine con l’Italia. Alcuni cunicoli scoperti nelle montagne circostanti, testimoniano che già in epoca romana in quell’area si scavava alla ricerca di metalli preziosi. Gondo sarebbe diventato il luogo adatto a sviluppare una tecnologia all’avanguardia, come quella necessaria per produrre valute digitali. La società Alpine Mining ha deciso di scegliere proprio questa località isolata per istallarvi una miniera di criptovalute.  Negli ultimi tempi, lo spettacolare aumento del valore dei Bitcoin ha spinto molte persone in tutto il mondo a lanciarsi nella corsa all’apparente ricchezza delle criptovalute

Un tempo a Gondo si cercava l’oro. Oggi nel villaggio di montagna isolato, che conta una quarantina di abitanti, vi è chi cerca di estrarre una nuova ricchezza, le criptovalute. Lo scrive il sito svizzero “Swissinfo.ch” che titola “Criptovalute, la nuova febbre dell’oro nel villaggio vallesano’’. Gondo si ricorda bene quando molti anni fa era la febbre dell’oro a spingere uomini e ragazzi a tentare la fortuna sperando in un futuro più prospero. Oggi la storia si ripete ma al posto delle concrete pepite sono gli algoritmi e la tecnologia a dare speranza per il futuro fra le montagne.

Occhi puntati dunque sul piccolo paese al confine con l’Italia, dove molti ossolani si recano regolarmente a far benzina o a fare la spesa. La cosiddetta “miniera” si colloca in un locale pieno di luci ad intermittenza, server rumorosi e cavi sparsi ovunque. Il team di ricercatori è composto da 9 specialisti con background diversi la cui esperienza e conoscenza combinata includono aree quali la sicurezza informatica e l’amministrazione IT, oltre a gestione, logistica e comunicazione. Beneficiano di accordi per un prezzo favorevole dell’elettricità da fornitori di energia locali. Questo vantaggio competitivo gli consente di garantire la longevità dell’attività.

A Gondo l’energia elettrica ha il prezzo più basso di tutta la Svizzera

La scelta dei due imprenditori di trasferirsi a Gondo non è stata, però, legata unicamente al fatto che il paesino sia tranquillo, ma anche da ragioni economiche. Il costo principale delle miniere di criptovalute, infatti, è dato dall’impiego di energia elettrica: “Gondo è il luogo dove l’energia elettrica ha il prezzo più basso di tutta la Svizzera – hanno rivelato i due giovani imprenditori – circa otto centesimi di franco al chilowattora”.

Sull’onda dell’iniziativa dei due giovani, altre società del settore delle criptovalute hanno fatto richiesta di potersi insediare a Gondo, come ha dichiarato il sindaco del paese: “Abbiamo cercato di portare qui delle imprese per anni, senza successo, e adesso abbiamo la fila”.

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