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Nuove criptovalute 2018, Eos: valore e come funziona

Il mondo delle criptovalute è in continua evoluzione, spinto dal successo del Bitcoin che nel 2017 ha macinato record su record. Spingendo al rialzo anche le altre criptovalute. Ma portando anche all’implementazione delle loro blockchain o alla nascita di nuove criptovalute più evolute. Ormai queste monete digitali, nate con l’intento di creare un sistema monetario che sia decentralizzato e anonimo rispetto a quello tradizionale(e dunque per questo anche avverso da molti paesi, in primis Cina e Russia), sono diventate anche un importante asset su cui investire.

Tra le nuove criptovalute molto interessante è la criptovaluta EOS, della quale ci occupiamo in questo articolo.

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EOS: cos’è

EOS è una criptovaluta nata a metà 2017 basata su un nuovo tipo di blockchain che supporta grandi volumi di transazioni al secondo e non prevede commissioni. La piattaforma EOS fornirà agli sviluppatori servizi già pronti come database, autenticazione, comunicazione per semplificare lo sviluppo di nuove App.

Quindi non è solo una semplice moneta digitale, ma va ben oltre. Un po’ come Ethereum, che offre anche la possibilità di produrre smart contracts (contratti digitali che sfuggono alle legislazioni in materia) o Ripple, che consente le transazioni tra valute diverse senza passare per il dollaro.

Quanto vale EOS? 

Rispondere a questa domanda potrebbe essere fuorviante, in quanto, come detto, le criptovalute sono molto volatili. Al momento in cui scriviamo (14/02/2018), EOS (simbolo: EOS) occupa il nono posto nel ranking mondiale delle criptovalalute per capitalizzazione di mercato, con un valore che arriva a $ 6.360.678.908 miliardi di dollari. Riguardo al suo prezzo, in data odierna vale $ 9,52 (con un + 5,56%). Pertanto, è una criptovaluta dalle alte potenzialità, se consideriamo che fino a poco tempo fa non arrivava neanche a 2 dollari (fonte coinmarketcap).

EOS come funziona

Come funziona EOS? Questa criptovaluta si basa su una nuova blockchain capace di garantire alle applicazioni decentralizzate scaling verticale e orizzontale con una latenza minima. Tra le caratteristiche principali di questa innovativa criptovaluta, troviamo una funzione di sicurezza in grado di bloccare le transazioni in caso di furto, capace di evitare il furto di token dal wallet.

Alla base di EOS c’è un solido team guidato dal CEO Daniel Larimer, già rinomato per aver ideato il concetto di DAO e dell’algoritmo di consenso Delegated Proof of Stake (DPoS) utilizzato proprio da EOS. Cos’è DAO? Acronimo di Data Access Object, è un pattern architetturale per la gestione della persistenza: in sostanza, trattasi di una classe con relativi metodi che rappresenta un’entità tabellare di un RDBMS, usata principalmente in applicazioni web sia di tipo Java EE sia di tipo EJB, per stratificare e isolare l’accesso ad una tabella tramite query (poste all’interno dei metodi della classe); vale a dire al data layer da parte della business logic. Creando così un maggiore livello di astrazione ed una più facile manutenibilità. Il vantaggio relativo all’uso del DAO è quello che preserva una rigida separazione tra le componenti di un’applicazione, le quali potrebbero essere il “Modello” e il “Controllo” in un’applicazione basata sul paradigma MVC.

Riguardo invece all’algoritmo di consenso “Delegated Proof of Stake” (noto anche con l’acronimo DPoS) funziona come un qualsiasi altro algoritmo (proof of stake ad esempio), ma risulta essere più robusto e sicuro. Per consenso, si intende l’approvazione di una transazione della blockchain, bloccando di contro quelle non valide. L’algoritmo DPoS è diviso in 2 parti:

  • il processo di elezione, che assicura il controllo ai possessori della criptovaluta
  • la programmazione della produzione

EOS, come succede con Ripple o Stellar Lumens, non può essere minato. Ma verrà distribuito nell’arco di 341 giorni nella quantità massima di 1 miliardo di token. Così suddivisi:

  • 200.000.000 EOS, cioè il 20% sul totale, sono stati distribuiti tra il 26 giugno e il primo luglio 2017
  • 700.000.000 EOS, cioè il 70% del totale, sono in distribuzione in 350 blocchi consecutivi di 23 ore, a 2.000.000 di pezzi alla volta
  • 100.000.000 EOS, cioè il 10% del totale, saranno conservati da block.one, l’azienda che ha sviluppato la piattaforma

I fondi incassati dalla vendita di EOS sono gestiti dalla piattaforma tramite uno smart contract elaborato sulla piattaforma di Ethereum.

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EOS andamento prezzo

In data 10 gennaio 2018, EOS ha segnato un +10% in un giorno, dato che a mezzogiorno preciso di ieri segnava 8,71$ mentre il giorno seguente, alla stessa ora, è giunta a 10,32$ (quotazioni Bitfinex). Una prestazione in controtendenza dunque rispetto alle altre criptovalute, che nello stesso periodo hanno quasi tutte perso forza, sia nella quotazione che nella capitalizzazione.

L’ascesa è proseguita il giorno seguente, l’11 gennaio, dove alle ore 12:30 il Bitcoin ha perso il 4,42% in un giorno, Ripple il 12,91%, Ethereum il 10,19%. Mentre a salire erano il Bitcoin Cash (+0,98%), IOTA (+0,27%) e per l’appunto EOS. Ma in modo straordinario, con un +13,49%. In questi stessi giorni, EOS ha superato quota 6 miliardi di dollari per volume di capitalizzazioni, superando Monero (5,6 miliardi) e incalzando Tron (7,1 miliardi).

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